Ad una settimana da quello che lo stesso Resident Advisor definisce, per il quinto anno di fila, come il miglior festival novembrino del mondo nonchè ovviamente il miglior festival di musica elettronica italiano, giungono contestualmente con la conferenza stampa tenutasi presso la suggestiva cornice del Circolo dei Lettori gli orari delle tre giornate centrali della tredicesima edizione del Club to Club lasciando ancora un po' di suspance per l'evento conclusivo che si terrà domenica 10 novembre al Mirafiori Motor Village, a partire dalle ore 13, obbligando agli straordinari coloro che solo poche ore prima applaudivano il live dell'ombroso Andy Stott.
Senza dimenticarci dell'ultima Preview milanese (c/o Buka) che vedrà il ritorno in Italia del fenomeno The Field, fresco autore di un'altra meraviglia minimal con Cupid's Head preceduto dal più intrigante ed ipnotico dei progetti elettronici italiani, One Circle (Lorenzo Senni, Vaghe Stelle e A:RA), passiamo in rassegna le tre serate del #C2C13:
Perfetta inaugurazione con un assaggio non troppo impegnativo in tre delle più suggestive location cittadine. Il salotto dell'arte contemporanea per eccellenza, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo attende il live di Holly Herndon, giovane stella dell'astrazionismo ambient ad un anno esatto dal suo debutto con il più che apprezzato album Movement. Da un salotto all'altro ecco James Holden nella meravigliosa cornice del Teatro Carignano. Produttore e location non necessitano introduzioni e chi si priverà dell'anteprima live per la perla The Inheritors dovrà fare i conti con la propria coscienza. La terza tappa è un'altra meraviglia con le OGR che accoglieranno Dinos Chapman, meglio noto come caposaldo della Young British Artists che sta vivendo una seconda vita da produttore il quale ci introdurrà al live dei Factory Floor pronti a farci rivivere le sensazioni post-industrial con lievi tonalità new-wave dell'ottimo omonimo album d'esordio.
Ancora largo ai giovani alla Fondazione Sandretto con un rapido assaggio delle doti in versioni live di Dracula Lewis e Lee Gamble. Per il progetto (molto) dark ambient nonchè vagamente post industrial The Haxan Cloak ci sarà spazio alle OGR giusto dopo il sound techno tribale dei nostri Ninos Du Brasil. Ma l'attesa è per un altro evento perfettamente introdotto da una dj set session di James Holden finora infallibile dietro ai piatti: si tratta di Jon Hopkins ai cui spetterà il compito di farci rivivere le sensazioni di Immunity, recente gioiello fatto di ruvida techno e beat ipnotici. Il piano prevede di tuffarsi nel primo taxi mentre gli applausi ancora scrosciano per godere il più possibile del dj set di un altro infallibile, Todd Terje cercando di regalarsi qualche scampolo post-dub dell'amato Koreless. Un dj set dell'intrigante Nina Kraviz non si rifiuta mai anche se la curiosità ci spingerebbe a resistere fino al principino di Detroit della cui techno made in USA si parla un gran bene...
Sabato non è giorno da selezione degli eventi. La curiosità ci spingerebbe a timbrare presenza alla Sandretto per l'evento A Great Symphony for Torino, progetto che vanta la direzione artistica di Kode9, fondatore della storica etichetta Hyperdub, e che propone con la collaborazione della British Council una colonna sonora ideale per il capoluogo piemontese. Tra gli eventi da cerchiare in rosso invece il live di Forest Swords autore con il dub-ambient di Engravings di uno tra i migliori album dell'anno . Una volta giunti al Lingotto Fiere la tirata sarà d'obbligo. Giorgio Valletta apprezzato fin dai tempi del Barrumba (o ancor prima Discoshopping) dovrà far spazio a John Talabot in versione dj set. Fuck Buttons con il forfait di Apparat (a cui auguriamo una pronta guarigione) si trasforma nell'Evento soprattutto dopo il fenomenale successo del potente Slow Focus. Meno entusiasmante il ritorno di Four Tet con Beautiful Rewind ma visto che prorpio l'intreccio con il duo from Bristol nell'ultimo Primavera Sound ci ha privati del suo live, nessuno mi schioderà dal padiglione 1. Dal momento che in modo o nell'altro Modeselektor, Kode9 e Rustie sono già stati apprezzati in passato per tornare nella casella "imperdibili" bisogna spostarsi agli ultimi due eventi che avranno luogo nella Sala Rossa. A Machinedrum il compito di farci viaggiare nella sua città immaginaria Vapor City fatta di dub e drum’n’bass mentre ad Andy Stott toccherà immergerci nei suoi ambienti oscuri e peccaminosi. Già, proprio lì dove risiede il piacere...