mercoledì 23 ottobre 2013

IN DIE HISTORY // The White Stripes


Dietro a questa musica così potente c'erano solamente due abili polistrumentisti: i presunti fratelli Jack e Megan White scoperti sposi, specializzati in voce e chitarra lui e batteria lei.  Conosciutisi in un bar di Detroit, con il matrimonio il marito assume il cognome della moglie e dopo la firma con la Sympathy for the Record Industry nel 1999 pubblicano The White Stripes, 17 tracce che non superano i tre minuti, descritto da loro come "il più arrabbiato, crudo e potente. Il disco più legato al tipico suono di Detroit che abbiamo mai realizzato". All'insegna di un approccio lo-fi, caratterizzato da riff punk, non c'è ombra di dubbio che la descrizione corrisponda a verità: sicuramente la scelta ha virato su un esordio in salita, il disco in cui viene vomitata la rabbia per mezzo di una voce filtrata non è certo di facile ascolto e difatti non viene granchè venduto. Dai reiterati ritmi ossessivi, spicca una Astro molto bella, mentre l'apice della rabbia viene toccata nel finale di Screwdriver.
Emerge da subito il maniacale legame con i colori bianco, rosso e nero, descritti da loro così: "Sono la combinazione di colori più forte dell’universo". Le suddette tinte sono onnipresenti nelle copertine, nei video e nei loro abiti.
De Stijl uscito nel 2000 si presenta meno avvelenato ma di immutata energia ed ugualmente non cattura l'attenzione del grande pubblico, ma in esso c'è spazio per le linee più morbide dettate dalla chitarra acustica di I'm Bound to Pack it Up e dal pop di Apple Blossom.
Il 2001 è l'anno della svolta per merito del Dj inglese John Peel che fa trasmettere The White Stripes nelle radio di Londra. Si accentra così l'attenzione sul duo che viene catturata dalla stampa inglese: Daily Telegraph, Sun e Nme gli dedicano articoli e copertine. La loro attività continua ad essere frenetica: White Blood Cells è il primo registrato fuori dal perimetro di casa Jack e costituisce la prova della maturità. Il gruppo passa alla V2 Records, che sullo slancio del rinnovato successo provvede alla ristampa dei precedenti dischi. Il video del singolo punk and roll fatto di mattoncini lego Fell In Love With A Girl è premiato da Mtv; solo Aluminium ricorda il passato, Hotel Yorba rappresenta la piacevolissima sorpresa.
Il 1 aprile 2003 esce il celebrato Elephant per la XL Recordings. The White Stripes mischiano il loro stile con garage, blues, acid-punk e psichedelia. Poco dopo il debutto grazie a Seven Nation Army, vincitore di un Grammy come miglior canzone rock dell'anno 2003, il disco conquista il primo posto della classifica inglese ed il terzo in quella americana. Tra gli estratti figurano I Just Don't Know What to Do with Myself, con il video girato da Sofia Coppola che vede protagonista unica Kate Moss nelle vesti di lap dancer, e The Hardest Button to Button; In the Cold, Cold night si riscontra una delle rare incursioni vocali di Megan. L'album vince un Grammy Award come Best Alternative Music Album e si classifica al 390º posto assegnato da Rolling Stone ne "I 500 album più belli di tutti i tempi". La stessa rivista musicale nel 2003 stila la graduatoria dei migliori chitarristi scatenando un putiferio. In essa Jack White si piazza in 17esima posizione, riveduta in 70esima nel 2011, mentre per la BBC Radio 6 Music è il nono degli ultimi 30 anni.
Nel 2005 la band pubblica il suo quinto album, Get Behind Me Satan dalle atmosfere lontanamente goth, dal quale sono estratti tre singoli: Blue Orchid, nel cui video appaiono indemoniati, My Doorbell e The Denial Twist. L'album riscuote un buon successo negli Stati Uniti ed in Inghilterra, anche se inferiore in termini di vendita ad Elephant e permette loro di aggiungere in bacheca un altro trofeo, il Grammy come Best Alternative Music Album.
Icky Thump del 2007 (Warner Bros Usa, XL Recordings Eu) la cui title-track viene paragonata un po' da tutti ad un pezzo dei Led Zeppeling, si compone di generi un po' più mischiati, con Bone Broke e I’m Slowly Turning Into You a condurli agli antichi ritmi. Colpisce il clima da corrida di Conquest, il ritmo si abbassa in You Don’t Know What Love Is e A Martyr For My Love For You, in St Andrew torna a cantare Megan e fa capolino un'inedita cornamusa.
E siamo al 16 marzo 2010 in cui la storia, depurata dalle parentesi da solisti, carriere cinematografiche, secondi matrimoni, registra l'uscita di Under Great White Northern Lights, un documentario incentrato sul duo alle prese col tour canadese di Icky Thump, svoltosi nel 2007.
Il 2 febbraio 2011 viene annunciato lo scioglimento con lo scopo di preservare e mantenere nel mondo della musica il valore deThe White Stripes, regalando l'appartenenza del medesimo ai fans.

by Sigu






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