venerdì 28 febbraio 2014

COMING SOON // Tutti i dettagli del ritorno dei The Pains of Being Pure at Heart


I newyorkesi The Pains of Being Pure at Heart hanno finalmente annunciato l'avvento del loro terzo LP che avrà il compito di tenere testa all'ottimo Belong del 2011. L'opera del quartetto indie pop (che nel frattempo ha sostituito il chitarrista When Hochheim con il "The Drums" Connor Hanwick) denominata Days of Abandon verrà distribuita il 22 aprile attraverso l'etichetta Yebo e vanta in cabina di produzione Andy Savours, già al lavoro con My Bloody Valentine, Sigur Rós e the Kills. A rendere più palpabile l'opera ventura oltre a tracklist ed art-cover anche il primo estratto, Simple and Sure.



Days of Abandon
Yebo

01 Art Smock
02 Simple and Sure
03 Kelly
04 Beautiful You
05 Coral and Gold
06 Eurydice
07 Masokissed
08 Until The Sun Explodes
09 Life After Life
10 The Asp at My Chest






BEST VIDEOS // I migliori 5 video della settimana (W9)




fIVE // The Faint - Help in the Head

Se qualche giorno fa dedicavamo spazio al ritorno dell'elettro punk band degli americani The Faint con il nuovo album Doom Abuse (in uscita l'8 aprile via SQE Music) oggi tocca al video per il primo estratto Help In The Head. Opera del regista Tim Nackashi il clip ci mostra un uomo svegliato nel pieno della notte e minacciato da un laser che lo punta e che lo porterà ad una lunga quanto inutile fuga.






fOUR // Cut Copy - We Are Explorer

La synthpop band australiana Cut Copy, reduce dal ritorno sulla lunga distanza con Free Your Mind della passata stagione ci regala ora il video per We Are Explorer, una delle tracce senza dubbio più intriganti di un'opera dall'alterna fortuna. Il clip è una sequenza in stop-motion creata da Masa Kawamura, Aramique e Qanta Shimuzu che vede due piccole figure extraterrestri in 3D vagare per Los Angeles allo scopo di compiere un'oscura missione...






tHREE // FKA twigs - FKA x inc.

Tahliah Barnett artista di origine ispano-giamaicana nota come FKA twigs ci regala una collaborazione con il duo R&B Inc. che sfocia nella traccia, appunto, FKA x inc.. Ad aumentare il valore del brano anche un suggestivo video diretto dalla stessa Tahliah insieme a Nick Walker che ci offre una sequenza di immagini in bianco e nero dei tre artisti alle prese con un'intima interpretazione del brano in una dimora situata in una non meglio specificata zona semi desertica...






tWO // Damon Albarn - Lonely Press Play

Nella sua parentesi solista Damon Albarn si appresta tra un paio di mesi a rilasciare la sua nuova opera Everyday Robots che uscirà il 28 aprile via Parlophone. Della title track conosciamo già tutto mentre ora spetta a Lonely Press Play rubare le scene della ribalta con un nuovo affascinante video. Ricreando quella malinconia insita nel brano il clip ci mostra lo stesso Damon in costante movimento attraverso i quattro angoli del mondo. Toyko, London, Dallas, Utah, Colchester, North Korea, Iceland and Devon...






oNE // Foxhound - Erase Me

Finalmente un po' di Italia (e nello specifico della nostra Torino) con l'incredibile video dei giovani Foxhound, portabandiera nell'ultima edizione del Primavera Sound. Un clip che si può apprezzare letteralmente a 360° con una tecnologia utilizzata in anteprima e denominata Gopano. Il video che mostriamo per concessione di Corriere.it è realizzato da Tiger per la traccia Erase Me estratta dal secondo album della band "In Primavera"...




(Week 8)                  (Week 10)            

giovedì 27 febbraio 2014

BEST NEW // St. Vincent - St. Vincent


Genere: Art-Pop
Etichetta: Loma Vista / Republic Records
Pubblicazione: 25 febbraio 2014
Voto: 8


Il tragitto di Annie Erin Clark appare a posteriori così perfetto e romanzato da sembrare la trama di una di quelle favole Disney in cui la stessa cantautrice si gettò, affogandovi, al termine del primo tour da solista che la rapì al suo mondo per un lungo anno ma che al nostro di mondo regalò una nuova colonna sonora fatta di arrangiamenti irreali, melodie animate, riff ritorti sporchi di talento e tanta personalità che si trasforma in arte una volta colata sul pentagramma. St. Vincent rappresenta per la stessa St. Vincent l'identificazione piena nel suo album, il suo lavoro più personale e riuscito, che non significa il migliore, ma certamente lo specchio che adorna la camera della sua carriera e che giustifica a suo modo il titolo omonimo. Forgiata dai laboratori non proprio di periferia dei The Polyphonic Spree e di Sufjan Stevens la bella Clark decide di mettere la chitarra in spalla e lanciarsi nell'avventura personale cercando e trovando forza e motivazioni nei versi di Dylan Thoman a cui si deve il suo pseudonimo, St. Vincent, suggerito dal nome dell'ospedale che vide morire il grande poeta gallese. E lì dove la poesia muore trova vita lo scenario per rappresentare una nuova suggestiva poetica giunta con l'album omonimo al quarto capitolo (se si esclude l'album scritto a quattro mani con David Byrne) in una costante escalation di successi (Merry Me nel 2007, Actor nel 2007) che sebbene probabilmente trovi ancora in Strange Mercy (2011) il suo punto più alto offre con la neonata opera un nuovo carosello di emozioni che Annie destreggia a proprio piacimento con un'estetica personale e del tutto anticonvenzionale lasciando sempre più spazio alla sperimentazione e che solo qua e là incontra il tocco del produttore John Congleton. Apre le danze una Rattlesnake frutto di un'incontro ravvicinato con un serpente a sonagli in cui si denota la tensione crescente dell'evento che sfocia nel lungo riff a rappresentarne la fuga. Ritmi dolci e ballabili che si alternano senza uno schema preciso lasciando che la serotonina scorra maggiormente nella prima parte caratterizzata anche dalla festaiola, e primo singolo, Birth in Reverse, potente e aggressiva così come l'elettrica Digital Witness ancora fortemente influenzata dall'esperienza con l'ex Talkin Heads. La sensibilità pop ed i ritmi più tenui contraddistinguono invece l'altro singolo Prince Johnny ed in parte anche la successiva Huey Newton. Amore e rimpianto si scontrano con I Prefer Your Love e Regret scatenando con gli arrangiamenti del caso le sonorità più consone ai due stadi. Si torna a ballare e a contorcersi estasiati dalla sorprendente ed elettronica Bring Me Your Love cui la successiva Psychopath pare esserne il prolungamento melodico. Una festa che finisce mai e che si spinge fino ai beat sintetici di Every Tear Disappears per poi lasciare alla mesta Severed Crossed Fingers il compito di spegnere un incendio che la penetrante ed ammaliante voce della principessa Clark, forte della sua chitarra magica, non ha fatto che rinfocolare ad ogni traccia...







GossHip // Cosa combinano le nostre star lontane dal palcoscenico?





Kurt Cobain omaggiato nella città Natale con una bizzarra statua

Dopo l'ammissione alla Rock and Roll Hall of Fame, classe 2014, dei Nirvana che verranno ufficialmente inseriti il 10 aprile presso il Centro Barclays a Brooklyn (NY), ad Aberdeen nello Stato di Washington, luogo natìo di Kurt Cobain, è stata eretta una statua di dubbia bellezza posta nel Museo di Storia in onore del frontman della celebre grunge band. Questa ha diviso la popolazione locale creando due correnti opposte che si sono fatte largo: da una parte c'è il sindaco Bill Simpson che vuole sfruttare la popolarità della rock band per motivi turistici, dall'altra ci sono i detrattori che osteggiano questo tributo in quanto il cantante ha sempre manifestato un comportamento piuttosto ostile nei confronti del centro abitato. Queste le parole del primo cittadino: "Noi vogliamo sia conosciuto per la sua musica. Ci abbiamo messo fin troppo tempo per onorarlo, avremmo dovuto farlo molti anni fa… Paul McCartney ha detto che Kurt Cobain era un genio, figuratevi!". Per contro gli avversari a questa iniziativa hanno definito Cobain come "un eroinomane noto che si è sparato quasi 20 anni fa", aggiungendo con freddo distacco che "alcune persone vorrebbero nascondere quella parte della storia di questa città".


Infortunio e 60 punti per Sky Ferreira durante il Bangerz Tour di Miley Cyrus

Nel corso della performance ad Anaheim, in California, a sostegno di Miley Cyrus per il Bangerz Tour, Sky Ferreira è caduta durante l'interpretazione della sua prima canzone. Stando al suo Instagram, avrebbe trascorso sette ore in ospedale e l'operazione si sarebbe conclusa con 60 punti di sutura sulla parte inferiore della gamba destra. Ferreira, che sarà al Primavera Sound 2014 dando per scontato pienamente recuperata, è stata mostrata su una sedia a rotelle in versione fantasma, coperta da un lenzuolo bianco. "Ho solo pensato che fosse un po' di sangue", ha dichiarato etichettando l'evento come #ThePowerOfAdrenalin.


Neil Young al lavoro su altro libro di memorie

Nel 2012 Neil Young ha pubblicato un libro di memorie chiamato Waging Heavy Peace: A Hippie Dream via Blue Rider. Ora, a quanto riporta Billboard, il cantautore canadese sarebbe a lavoro su un'altra opera autobiografica che sarà pubblicata ancora una volta da Blue Rider che definisce il lavoro come un'amalgama eclettica e che comprenderà anche un artwork opera dello stesso Young più pensieri dell'artista sulla sua carriera, politica, auto ed ambiente.
Il cantautore ha anche fatto riferimento ad un album intitolato A Letter Home che uscirà probabilmente a Marzo via Third Man. 


James Murphy al lavoro per una nuova colonna sonora della metropolitana di New York

A James Murphy l'idea di starsene un po' tranquillo non gli è mai passata nemmeno per l'anticamera del cervello. Se a questo sommiamo il fatto che la città di New York non sembra stretta nella morsa della spendig review il risultato è un progetto che la Metropolitan Transportation Authority dello Stato di New York finanzierebbe per migliorare il flusso dei passeggeri rinnovando i desueti tornelli d’ingresso. Al produttore spetterebbe il compito di creare un nuovo sistema di suoni che fin dall’ingresso e per tutto il viaggio della metro accompagni i passeggeri, ed il piano prevederebbe la sostituzione dei buzz sonori per tornelli con note ed accordi specifici per ciascuna delle 468 stazioni della rete sotterranea.
Però c'è chi come Adam Lisberg ha detto al Wall Street Journal, testata che ha dato ampio risalto alla notizia, che molte persone hanno avuto idee simili nel corso degli anni, e che queste richiederebbero un sacco di risorse "per un progetto artistico".

by Sigu       




mercoledì 26 febbraio 2014

STREAM // Ascolta in anteprima Tomorrow's Hits dei The Men




Attraverso il frontman Mark Perro la punk rock band The Men annunciava con Tomorrow's Hits un piccolo cambio di rotta verso un prodotto più rifinito e differente rispetto al passato e confermato dalle prime anticipazioni. Da oggi le otto tracce dell'erede di New Moon (cui seguì l'EP Campfire Songs), in attesa della pubblicazione prevista per il 4 marzo via Sacred Bones, sono a nostra disposizione grazie al preascolto offerto attraverso NYTimes.com






PS14 // Programma alternative e playlist del sabato al Primavera Sound 2014




Chi pensa di poter rifiatare l'ultimo giorno di festival dopo una due giorni decisamente impegnativa dovrà arrendersi ad un cartellone che anche escludendo headliners e outsider molto prossimi offre un ventaglio di scelte da leccarsi i baffi, tanto che si potrebbe organizzare il proprio sabato senza i cosiddetti nomi di grido e uscirsene dal Forum comunque più che paghi. Ricreando nella nostra mente un programma davvero alternativo sicuramente non mancherebbe il duo elettrofunk canadese Chromeo noti per una Night by Night estratta da Business Casual (2010) che ha imperversato a lungo nelle radio e prossimi alla pubblicazione dell'album White Women anticipato da singoli intriganti come Come Alive (feat Toro Y Moy) ed in passato autori di remix di pregio tra cui uno tra tutti quello per The Kids Don't Stand a Chance dei Vampire Weekend. Tra gli imperdibili figura anche il rock duro ma educato dei Cloud Nothings del leader Dylan Baldi, autori nel 2012 con Attack on Memory (sotto la supervisione di Steve Albini) di uno tra i migliori lavori dell'anno e pronti a dimostrare che la vena creativa è ancora viva con l'imminente Here and Nowhere Else. Chi invece il 2014 lo ha già bagnato con un nuovo album e con esito positivo è Dee Dee Penny con il variegato indie pop (talvolta dreamy talaltre aggressive) delle Dum Dum Girls che trova grazia in Too True, ad oggi probabilmente il miglior lavoro del quartetto californiano. Dalla costa del Pacifico a quella atlantica, giungendo ad un prodotto non troppo dissimile, ecco la ex Vivian Girls Katy Goodman, ora sotto le spoglie di La Sera, ondeggiare con naturalezza tra le varie sfumature del pop che non di rado sfora nel punk e nel garage così come testimonia l'album di debutto Sees The Light del 2012. Nel nostro tour lungo il continente nord americano torniamo a sconfinare nel Canada per incrociare il quartetto degli Islands capitanati da un Nick Thorburn che in base ad umore ed eventi personali varia la natura del progetto. Ski Mask del 2013 dopo le sonorità riflessive del 2012 torna a far rivivere con esiti alterni quel pop deciso anche se talvolta un po' nostalgico degli esordi. Di nuovo Stati Uniti ed ancora californiana, questa volta San Francisco con il rock psichedelico di un Ty Segall che a dispetto della giovane età (classe '87) deve certo essere annoverato tra i veterani del palco sia per quantità di album pubblicati (come solista 6 in 6 anni) sia per il numero di progetti che tiene in piedi dall'alto della sua classe (Ty Segall Band, Sic Alps, Fuzz, The Traditional Fools). San Francisco è anche il luogo ideale per sorvolare il Pacifico e dedicare un po' di spazio alle due presenze dal continente oceanico. Per cavalleria iniziamo con l'australiana Courtney Barnett, cantautrice arguta dalla lirica talvolta sconnessa e farneticante ma allo stesso tempo penetrante come dimostra il successo riscontrato con i suoi album ed in particolar modo con il recente How to Carve a Carrot into a Rose della passata stagione che le sono valse accostamenti ingombranti quali PJ Harvey e Bob Dylan. Chi di sconnesso non ha soltanto la lirica è invece il neozelandese Connan Mockasin, geniale promotore di un pop dalla struttura onirica che accarezza la psichedelia ed il soul tanto nel fortunato Forever Dolphin Love quanto nel più recente Caramel del 2013. Di ritorno nel nuovo continente ancora per qualche tappa incominciamo dai Cold Cave a cui spetterà verosimilmente il compito di movimentare la nottata vista, al momento, la relativa carenza di beat elettronici, almeno a confronto dei primi due giorni (tre se consideriamo che Jamie XX ed i suoi amici ci attenderanno mercoledì notte al Teatre Principal per farci sgranchire le gambe). A capo del progetto un Wesley Eisold capace di creare un perfetto collage tra darkwave, synthpop e sonorità noise che hanno fruttato due LP, Love Comes Close (forse qualcuno ricorda Life Magazine come colonna sonora di PES2012), Cherish The Light Years e, in futuro più o meno prossimo, l'atteso Sunflower. A rinfrescare i (ci auguriamo) soleggiati pomeriggi catalani l'indie-pop brillante e tiepidamente spensierato dei newyorkesi Hospitality che si sono prefissati con il secondo album Trouble l'obiettivo di confermare, anche in versione live, le buone premesse dell'esordio. Il sabato sarà anche il giorno dedicato agli amanti del rap che oltre alla stella Kendrick Lamar potranno colmare il proprio animo con la giovane stella Earl Sweatshirt che sbarcherà a Barcelona per presentare il suo debutto Doris forte del biglietto da visita che segnala tra le collaborazioni Frank Ocean, Tyler The Creator (suo scopritore) e Vince Staples. Chiudiamo il capitolo USA con il ritorno discreto e per questo ancora più accattivante dei The Dismemberment Plan, indie rockers effervescenti con 4 album all'attivo fino al 2001 ed ora tornati con un non indimenticabile nuovo lavoro, Uncanney Valley. Finalmente in Europa ecco tra la manciata di artisti non iberici il ritorno di Daniel Blumberg: dismessi i panni di leader degli Yuck il talento inglese si presenta sotto il moniker di Hebronix per presentare il placido e meditativo rock di Unreal. Ad alzare il ritmo ci penseranno i gallesi Helen Love autori di un punk gioioso e danzereccio forse non troppo raffinato ma certo mai noioso. A rappresentare l'Italia ci penseranno i JunkFood progetto acustico/elettronico sorto a Bologna che condensa in se diversi generi, dal mathcore, all'ambient, fino all'Avant Jazz mantenendo come leit motif uno sfondo ombroso e cupo come dimostra in maniera incontrovertibile l'ultimo lavoro The Cold Summer of the Dead.
Se come si diceva precedentemente l'offerta dance del sabato (in attesa di rinforzi, chessò, un Todd Terje...) risulta un po' debole, a maggior ragione Daniel Avery rappresenta l'evento imperdibile per gli amanti del genere. Nuova stella nascente della scena UK l'autore di Drone Logic si dovrà far carico di allietare l'avido pubblico del forum con la sua ricetta a base di deep-house ed influenze rock che un paio di decadi fa innalzavano alla gloria Underworld e Orbital. In attesa che Dj Coco dall'alfiteatro del Rayban chiuda l'edizione 2014 del Primavera Sound potete concedere una chance ad altri pinchadiscos di casa come Marc Piñol o Dani Baughman
Tra i prodotti della penisola iberica meritevoli a nostro vedere di una possibilità annoveriamo il rock elettronico vagamente krautrock dei valenciani Jupiter Lion, il postpunk ricco di influenze britanniche dei baschi Belako e la convulsa ritmica rock sperimentale dei padroni di casa e veterani dell'evento Za!

(giovedì)              (venerdì)         





COMING SOON // Tornano The Faint con Doom Abuse. Ascolta Help in the Head


L'elettro punk band The Faint rompe il lungo silenzio e si ripresenta ai propri fans con un nuovo album a distanza di ben 6 anni dall'ultimo Fasciinatiin del 2008. L'opera mixata da Mike Mogis (già produttore per i Monster of Folk) è stata registrata interamente nel proprio studio di Ohama e si chiamerà Doom Abuse. L'album che raggiungerà i negozi di dischi a partire dall'8 aprile via SQE Music vanta già un primo singolo, Help in the Head, che giunge con tanto di video clip diretto da Tim Nackashi. A completare l'annuncio da parte del quartetto del Nebraska ecco a seguire art-cover e tracklist.



Doom Abuse
SQE Music

01 Help in the Head
02 Mental Radio
03 Evil Voices
04 Salt My Doom
05 Animal Needs
06 Loss of Head
07 Dress Code
08 Scapegoat
09 Your Stranger
10 Lesson from the Darkness
11 Unseen Hand
12 Damage Control







martedì 25 febbraio 2014

STREAM // Tornano i Real Estate con Atlas, ascoltalo in anteprima




Con i due singoli Talking Backwards ed il più recente Crime gli statunitensi Real Estate (il 29 maggio di scena al Primavera Sound) hanno dominato la nostra Top Tracks. Ora grazie ad il canale iTunes Radio l'intera nuova opera, Atlas, è disponibile in anteprima fino alla sua distribuzione che avverrà il 3 marzo attraverso Domino Records. Solo un click per capire se almeno in questo caso due indizi bastavano per fare una prova...






COMING SOON // Debutto solista di Hamilton Leithauser dei Walkmen con Black Hours. Ascolta Alexandra


Con l'annuncio dell'entrata in letargo a tempo indeterminato da parte dei Walkmen si apriva il ciclo solista del frontmen Hamilton Leithauser cui indiscrezioni attendibili davano già da tempo al lavoro sull'album di debutto che avrebbe vantato la collaborazione eccellente di alcuni membri di Fleet Foxes, The Shins, Vampire Weekend e dei Walkmen stessi. Ora questo album è stato pubblicamente annunciato: Black Hours raggiungerà i negozi di dischi via Ribbon Music il 5 maggio in Europa e il giorno seguente negli Stati Uniti sia in versione standard che deluxe. A rendere più completo il tutto ecco il primo singolo Alexandra accompagnato dal videoclip diretto da Tristan Patterson. Il brano è stato scritto insieme a Rostam Batmanglij dei Vampire Weekend che ha curato produzione e mixaggio e che altresì compare nel video. Alexandra sarà disponibile nella versione 7" a partire dal 19 aprile (Record Store Day) insieme al b-side In the Shallow.


Black Hours
Ribbon Music

01 5 AM
02 The Silent Orchestra
03 Alexandra
04 11 O'Clock Friday Night
05 St Mary's County
06 Self Pity
07 I Retired
08 I Don't Need Anyone
09 Bless Your Heart
10 The Smallest Splinter
11 Waltz [Deluxe Edition]
12 In Our Time (I'll Always Love You) [Deluxe Edition]
13 Utrecht [Deluxe Edition]
14 I'll Never Love Again [Deluxe Edition]







lunedì 24 febbraio 2014

COMING SOON // Luminous sarà il nuovo album de The Horrors. Ascolta I See You


Questa settimana è iniziata con l'annuncio del ritorno dell'eclettica rock band inglese The Horrors che si ripresenterà ai suoi fans con Luminous, erede del più che positivo Skying del 2011, ed in uscita il prossimo 5 maggio attraverso l'etichetta XL Recordings. L'album descritto dalla band come divertente e ballabile gode già di un primo singolo con I See You, traccia con i suoi sette minuti e mezzo molto poco radiofonica presentata in anteprima al Zane Lowe's BBC Radio 1. A seguire troverete tracklist e art-cover dell'opera oltre al lyric video di I See You



Luminous
XL Recordings

01 Chasing Shadows
02 First Day of Spring
03 So Now You Know
04 In and Out of Sight
05 Jealous Sun
06 Falling Star
07 I See You
08 Change Your Mind
09 Mine and Yours
10 Sleepwalk







STREAM // Già disponibile in preascolto il debutto degli Eagulls




Finalmente è giunto il momento per uno tra i debutti più attesi, tanto per aspettative quanto per incubazione. Si tratta dell'album omonimo della punk rock band di Leeds Eagulls, attiva e produttiva fin dal 2010 ma che solo il 3 marzo via Partisan sfaterà il tabù della lunga distanza. Il portale Pitchfork Advance da oggi ci offre la possibilità di assaggiare per intero l'opera del giovane quintetto.







STREAM // Ascolta in anteprima il ritorno di Trust con Joyland




I tempi sono maturi per il canadese Robert Alfons ed il suo progetto synth-pop dalle sfumature fortemente gotiche. Trust si accinge così a tornare dopo il favoloso album di debutto TRST del 2012 con Joyland in uscita il 4 marzo attraverso Arts & Crafts ma da quest'oggi (fino alla data di distribuzione) disponibile grazie al consueto canale Pitchfork Advance. Enjoy!





Road To Primavera // Television performing Marquee Moon


Sabato 31 maggio 2014

Genere: Punk-Rock, Rock Psichedelico
Performing: Marquee Moon (Elektra), 1977
Nazione: U.S.A.


Dopo le performance del 2013 delle Breeders con Last Splash ed i Postal Service con Give Up, ecco che a distanza di un anno, per il Primavera Sound 2014, salirà sul palco un'altra opera monografica, ossìa la pietra miliare Marquee Moon dei Television
Primattori del punk rock newyorkese degli anni settanta, I Television nascono nel 1973 dall'incontro tra Richard Lloyde e Tom Verlain, dopo che quest'ultimo concluse l'esperienza con i Neon Boys. Dal 1974 divennero tra i mattatori principali dell'attività live del CBGB, il locale al centro della nuova generazione di musicisti underground newyorkesi e laboratorio della new wave in cui figuravano Patti Smith, i Talking Heads, Blondie ed i Ramones. Questo importante palcoscenico consentì loro di catturare le attenzioni di Brian Eno, e nel 1976 di firmare un contratto con l'Elektra Records dopodichè iniziarono le registrazioni del primo album, fulcro dell'esibizione di Barcellona, che venne pubblicato nei primi mesi del 1977, periodo che vedeva salire sempre più alla ribalta anche Clash e Sex Pistols.
La poesia elettrica di Marquee Moon diventerà il manifesto proto post punk della Grande Mela: esso riflette le influenze dei membri della band, e segnerà un capitolo fondamentale della storia della musica incoronando Tom Verlaine, che scrisse tutte le canzoni, e Richard Lloyd come i nuovi re della chitarra. Coprodotto da Andy Johns, il disco che contiene e combina temi urbani e notturni, è caratterizzato da un suono pulito e da una strumentazione definita di una precisione clinica. C'è chi si è spinto nel definirlo solo "una grande canzone dopo l'altra" in cui Verlaine e Lloyd interconnettono le loro chitarre tra percussioni e linee di basso. Il riff su cui è imperniata See No Evil si cuce perfettamente alla melodia, l'epica title track è un pezzo progressive- rock dal sound rock alternativo con assoli di prim'ordine, ed insieme a Torn Curtain è considerta la più jam-oriented, mentre Guilding Light è la canzone d'amore scritta da Verlaine più ben riuscita. Da segnalare anche la copertina dell'album realizzata dal grande fotografo Robert Mapplethorpe.
Pochi giorni dopo la loro performance in Catalunya saranno in Italia dove suoneranno all'Alcatraz di Milano il loro album d'esordio martedì 3 giugno. La line-up che calcherà i palchi sarà composta dal leader Tom Verlaine, Jimmy Rip (chitarra), Fred Smith (basso) e Billy Ficca (batteria). Mancherà all'appello il former member Richard Lloyd che la lasciò nel 2007.
I Television sono alle prese con la realizzazione di un nuovo album di inediti, che sarà il quarto della loro gloriosa storia.


by Sigu         





sabato 22 febbraio 2014

Saturday Indie Pills // Week 08.14




COMING SOON // Nuovo EP per Major Lazer con Apocalypse Soon

Dopo l'EP Revolution come Diplo della passata stagione il producer americano torna a rivestire i panni dancehall del progetto Major Lazer per un nuovo ep, Apocalypse Soon, in uscita il 25 febbraio via Mad Decent/Secretly Canadian. Il nuovo lavoro breve segue Free the Universe della passata stagione e vanta collaborazioni eccellenti quali Pharrell, Machel Montano, Mr Fox ed anche Sean Paul...





NEW SONG // Sisyphus - Rhythm of Devotion

Sisyphus è il progetto a dir poco eclettico formato dal trio Sufjan Stevens, Son Lux, e Serengeti, già noti come s / s / s, che si apprestano al debutto omonimo sulla lunga distanza dopo l'EP Beak & Claw rilasciato un paio d'anni fa'. Dopo le prime anticipazioni Calm it Down e Alcohol tocca ora ai sei minuti di Rhythm of Devotion in cui Serengeti offre il suo talento rap sopra una base Made in Sufjan...






NEW VIDEO // Majical Cloudz - Love Soul

Majical Cloudz ha rilasciato un nuovo video, interattivo, per il brano Love Soul. Da quanto afferma il frontman Devon Welsh, la traccia è stata scritta durante i lavori che hanno portato all'ottimo Impersonator del 2013 ma esclusa all'ultimo momento dall'album. Il video diretto da Mitch Moore offre la possibilità cliccando sullo screen di godere di una serie di loop in b/n dell'esibizione della band in una sala da ballo da sogno...






NEW SONG // Tycho - Spectre

Scott Hansen, produttore dietro al quale si nasconde il moniker Tycho, è in procinto di dare un erede all'ottimo album Dive del 2011 con Awake. Spectre rappresenta ora il terzo singolo che ci da indicazioni più chiare sulla direzione della nuova opera che vanta l'utilizzo di strumentazione fisica (con tanto di assolo di chitarra) che troverà naturale sfogo nel tour annunciato con tanto di band al seguito...





venerdì 21 febbraio 2014

TOP TRACKS // Le migliori 5 tracce della settimana (W8)




fIVE // Ava Luna - PRPL

Due generi che sembrano non avere nulla a che fare trovano con gli Ava Luna una tenue linea di contatto che pare caratterizzare in maniera definitiva la band con casa a Brooklyn. E così nell'imminente nuovo album Electric Ballroom, in uscita tra un paio di settimane, lo scorbutico ed anestetizzato art-punk prende per mano e danza con un soul artefatto così come ci mostra il nuovo singolo PRPL...






fOUR // Zhala - Prophet (feat. Robyn)

Robyn ha rilasciato musica attraverso la sua etichetta Konichiwa Records per anni ma la vera caratteristica risiedeva nel fatto che era anche l'unica artista presente nella scuderia. Da oggi le fa compagnia l'artista di Stoccolma Zhala che con Prophet in duetto con Robyn sforna un primo singolo dall'elettronica rude e battente ma il cui crescendo ritmico si fa di volta in volta sempre più ipnotico e coinvolgente.






tHREE // Modern Rivals - Pins And Stitches

Nella già lunga lista dei brani senza tempo si inserisce ora questa sorprendente Pins and Stitches, primo singolo per l'imminente nuovo album dei Modern Rivals, Cemetary Dares. La voce di Erick Lee ripercorre la storia della musica indie rock a partire dai Beach Boys, fino ai più recenti Flaming Lips senza rinunciare a quel lato psichedelico che a tratti li avvicina ai compaesani Animal Collective...






tWO // Hundred Waters - Down From The Rafters

Il 2014 sarà anche l'anno del ritorno dell'affascinante progetto Hundred Waters dopo il debutto omonimo del 2012 caratterizzato da melodie sinuose e spoglie di orpelli. In maniera analoga si presenta ora il nuovo singolo Down From The Rafters in cui è sempre l'amabile voce di Nicole Miglis a tessere e disfare una tela densa che continua a riversare più attenzione all'aspetto lirico ed emozionale più che a quello stilistico...






oNE // Real Estate - Crime

Se la sensazione destata dal primo singolo Talking Backwards faceva intendere come i Real Estate avesse tutti i mezzi per bissare con Atlas il successo di Days del 2012, oggi con l'avvento del secondo singolo Crime la sensazione si  trasforma in qualcosa di più tangibile e respirabile con le chitarre di Martin Courtney e Matt Mondanile, ora come non mai, assolute protagoniste (anche del video) ad assecondare la voce dello stesso Martin come al solito serena e rassicurante...




(Week 7)                (Week 9)           

BEST VIDEOS // I migliori 5 video della settimana (W8)




fIVE // London Grammar - Hey Now

Il giorno che comparve in rete Hey Now i London Grammar erano una band sconosciuta in cerca come tanti di notorietà. Pochi mesi dopo il brano divenne virale e lanciò il trio britannico capitanato da Hannah Reid al successo fino all'album d'esordio If You Wait ed alla recente nomination ai Brit Awards come Best British Breakthrough. Oggi del brano abbiamo anche il video caratterizzato da animazioni stop-motion tra fosche ambientazioni illuminate da sporadiche luci...






fOUR // Dum Dum Girls - Too True To Be Good

Dopo il positivo ritorno sulla lunga distanza con Too True le Dum Dum Girls continuano a spingere sull'acceleratore e presentano un secondo video dopo Lost Boys And Girls Club con Too True To Be Good. Coerente con il carattere dreamy dell'ultimo album il clip diretto da Nathaniel Brown ci offre una Dee Dee in versione onirica grazie all'uso di filtri, doppie esposizioni, dissolvenze ed il massivo utilizzo di temi floreali...






tHREE // SOHN - Artifice

SOHN, cantautore e produttore londinese nativo di Londra ma ora di stanza a Vienna si appresta al debutto sulla lunga distanza con l'album Tremor che verrà pubblicato da 4AD il 7 aprile. Ad anticipare l'opera il brano Artifice che ora vanta a corredo un suggestivo video diretto da Thom Glunt in cui sotto una pioggia che in effetto slow-motion appare meno scrosciante è lo stesso musicista a fare la sua comparsa in alcuni frame...






tWO // Forest Swords - The Weight of Gold

Tra gli album più esaltanti e meno pubblicizzati della scorsa stagione certamente il capolavoro di Matthew Barnes aka Forest Swords con Engravings che oggi torna a far parlare di se con il video per The Weight of Gold ossia una tra le tracce più caratterizzanti dell'intera opera. E non potevano esserci ambientazioni più suggestive dei cinematografici scorci lungo il Mar Morto per il coreografo a regista Benjamin Millepied (marito di Natalie Portman) per dirigere le evoluzioni del ballerino Billy Barry...



Se non riuscite a vedere il video correttamente premete qui


oNE // The Afghan Whigs - Algiers

Solo pochi giorni fa concentravamo la nostra attenzione sull'annuncio del nuovo album degli Afghan Whigs, Do to the Beasts, a distanza di 16 anni dal precedente. Ora orientiamo la nostra attenzione sull'accattivante, violento e suggestivo video per la traccia Algiers. Diretto da Phil Harder (già firma di diversi video per la band nel periodo 1989-1994) ad Agua Dulce, California, il clip ci mostra l'avvento di un uomo misterioso benestante e senza scrupoli che spargerà sangue nella cittadina di Algiers...




(Week 7)                (Week 9)          

giovedì 20 febbraio 2014

Road To Primavera // Deafheaven


Venerdì 30 maggio 2014

Genere: Post-Metal, Post-Rock, Shoegaze
Ultimo album: Sunbather (Deathwish), 2013
Nazione: U.S.A.


Due band già viste in giro per il palchi del Primavera Sound avevano aperto a loro tempo la strada ad un metal più orientato verso ambientazioni melodiche senza ciononostante soffocare l'aspetto brutale vero epicentro del progetto. A seguire la rotta indicata nelle passate stagioni da Liturgy e Wolves In The Throne Room ci pensa ora il complesso statunitense dei Deafheaven (termini Deaf ed Heaven rubati a Shakespeare e a detta della band connubio che omaggia la storica band degli Slowdive), fresco ma già ribaltato e stravolto nei suoi pochi anni di vita. A fondare la band sono George Clarke (voce) e Kelly McCoy (chitarra) sulle assolate coste californiane di San Francisco dopo il naufragio dei Rise of Caligula, che orientano il progetto verso un black metal atipico fortemente influenzato da post-rock e shoegaze il cui frutto sarà un demo tape che stuzzica da subito l'interessa dell'etichetta Deathwish. Tale appoggio più introduzione di diverse figure nella band con Derick Prine al basso, Trevor Deschryver alla batteria e Nick Bassett alla chitarra porterà nel 2011 al positivo esordio intitolato Roads to Judah. Nonostante il successo inatteso la coppia McCoy/Clarke continua l'opera di personalizzazione del sound e del progetto raggiungendo la consacrazione nuovamente in formato duo con il capolavoro Sunbather. La ricetta dell'album è semplice: brani principali di durata prossima ai 10 minuti con il carico di energia che si alterna ad interludi musicali talvolta quasi toccanti per poi tornare a riesplodere. In modo tutto suo, l'evocativa Dream House rappresenta il manifesto di un'opera strutturalmente studiata e simmetrica in cui ad intervalli regolari la title-track, Vertigo e l'ottima The Pecan Tree assumono il ruolo centrale dell'opera. Se vi sentite pronti ad abbattere almeno uno dei vostri pregiudizi questo è il disco che fa per voi...

"And trouble deaf heaven with my bootless cries,
And look upon myself and curse my fate..."
 William Shakespeare




(nella scorsa puntata, Darkside)

NEWS // Annunciata la Line-Up di Bonnaroo 2014




Ecco il Bonnaroo Music and Arts Festival versione 2014 ha la sua line-up, che per inciso non ha davvero nulla da invidiare ai più importanti eventi musicali del globo. Tra i più rilevanti nomi annunciati per il festival che si terrà come consueto al Great Stage Park di Manchester in Tennessee (USA) dal 12 al 15 giugno Kanye West, Jack White, Vampire Weekend, Neutral Milk Hotel, Elton John (al suo primo festival americano), Phoenix, Disclosure, Skrillex, Arctic Monkeys, Frank Ocean, the Flaming Lips, Nick Cave & the Bad Seeds, James Blake, Damon Albarn, Lauryn Hill. Ecco di seguito il video ufficiale del cartellone..





mercoledì 19 febbraio 2014

BEST NEW // Angel Olsen - Burn Your Fire For No Witness


Genere: Indie-Folk
Etichetta: Jagjaguwar
Pubblicazione: 17 febbraio 2014
Voto: 8

"I quit my dreaming the moment that I found you
I started dancing just to be around you
Here's to thinking that it all meant so much more
I kept my mouth shut and opened up the door"



La splendida Unfucktheworld racchiude in se gran parte del concept dell'album, nello stile e nel contenuto: non certo un universo parallelo se confrontato con il positivo debutto solista del 2012, Half Way Home, ma sicuramente rinnovato e riadattato allo spirito attuale di una Angel Olsen che, sebbene fedele alla sua identità, avrà avuto modo di rielaborare le proprie esperienze di vita e, conscia dell'importanza della condivisione,  lasciare che queste venissero veicolate e forgiate nell'officina di John Congleton affinchè l'innata classe della cantautrice del Missouri potesse uscirne  definitivamente ammaestrata ed addomesticata per mostrarsi a noi nella sua forma migliore e paradossalmente, più naturale. Del suo predecessore Burn Your Fire For No Witness mantiene la struttura con l'immutato numero di tracce, la disposizione dei brani hot nella prima metà ed i sette minuti del quarto, White Fire a bissare, forse solo casualmente i sette minuti di Lonely Universe, quarta traccia del debut album.
Se la Voce della bella Olsen mantiene ora come allora un inestimabile valore aggiunto, in BYFFNW a risplendere è ancor di più il contenuto, secco ma incisivo e profondo: qui le canzoni, nella loro sequenza raccontano una storia, dalla rottura sentimentale evidente già nella prima strofa (I kept my mouth shut and opened up the door) al via vai di emozioni che le ruotano attorno fino al più deciso monologo interiore di Windows che chiude l'opera. A rendere più completa l'opera non possono mancare dettagli formali quali il passaggio dal formato solo a quello band per offrire attraverso la batteria di Josh Jaeger ed il basso (e chitarra) di Stewart Bronaugh un campo molto più ampio di espressione che passeggia con disinvoltura attraverso il garage dell'ottimo singolo Forgiven/Forgotten, il country di Lights Out od il folk più intimista di quella meravigliosa perla che è White Fire. Un compromesso non ricercato tra classicismo ed innovazione che spinge Angel Olsen più lontana dall'accostanto con Marissa Nadler ed ora più prossima a colleghe maggiormente contemporanee come Anna Calvi e Sharon Van Etten.
In definitiva Burn Your Fire for No Witness riesce nell'intento di accostarsi al ricco patrimonio folk senza apparirne un'imitazione: la carica emozionale che possiede e che talvolta pare possa trascendere le parole stesse la rende un'opera irrinunciabile di questa annata che sembra voglia spingere Angel Olsen in coda verso l'altare della consacrazione...







COMING SOON // Afghan Whigs 16 anni dopo. I dettagli di Do to the Beast. Ascolta Algiers


Gli Afghan Whigs procedono attraverso il consueto protocollo facendo seguire alla reunion del 2011 il primo album dopo 16 anni, ovvero dalla pubblicazione di 1965 del 1998. Do to the Beast raggiungerà i negozi di dischi europei il 14 aprile via Sub Pop (il giorno successivo negli USA) e da oggi vanta una prima anticipazione con il singolo Algiers corredato dal suggestivo "Western" video diretto da quel Phil Harder che già mise mano in molti dei clip della band girati tra il 1989 ed il 1994. A seguire troverete oltre al primo singolo anche la tracklist e l'artcover dell'opera oltre al concerto integrale offerto in occasione del Primavera Sound 2012.



Do to the Beast
Sub Pop

01 Parked Outside
02 Matamoros
03 It Kills
04 Algiers
05 Lost in the Woods
06 The Lottery
07 Can Rova
08 Royal Cream
09 I Am Fire
10 These Sticks










martedì 18 febbraio 2014

COMING SOON // Caroline Polachek dei Chairlift annuncia il proprio debutto solista


La bella Caroline Polachek, meravigliosa voce dei Chairlift ha soprannominato Ramona Lisa il moniker per il debutto da solista che avverrà con Arcadia il prossimo 14 aprile attraverso l'etichetta Pannonica (ed il 15 negli States via Terrible). La Polachek che per tutta la passata stagione si è esibita sotto il suo nuovo pseudonimo con tanto di coreografie e progetti visual al seguito ha registrato l'intero album in uno studio vuoto presso Villa Medici a Roma con il solo ausilio di un computer portatile, senza strumenti nè microfoni esterni. Per la registrazione delle parti vocali pare l'artista abbia optato per luoghi inusuali quali l'interno di uno spazioso armadio di un hotel o gate aeroportuali al limite dell'abbandono. La title-track è un antipasto già disponibile dell'opera che vanta anche un video dedicato in cui spetta a Caroline Polachek, con la codirezione di Ross Menuez il compito di dirigere se stessa...



Arcadia
Pannonica


01 Arcadia
02 Backwards and Upwards
03 Getaway Ride
04 Avenues
05 Lady's Got Gills
06 Hissing Pipes at Dawn
07 Dominic
08 Reprise
09 Izzit True What They Tell Me
10 Wing of the Parapet
11 I Love Our World







STREAM // Il ritorno omonimo di St. Vincent disponibile in anteprima




Settimana di grandi anticipazioni quella appena iniziata. Così dopo il full-streaming dei nuovi lavori di Beck e The Notwist arriva attraverso il portale NPR anche l'atteso ultimo album di Annie Erin Clark St. Vincent di cui sono già note comunque diverse tracce tra singoli e live performance. Nell'album omonimo che uscirà il 24 febbraio attraverso Republic anche la traccia I Prefer Your Love qui di seguito estratta dal recente concerto di Berlino al Postbahnhof. Enjoy...







STREAM // Arriva in anteprima l'atteso ritorno di The Notwist con Close to the Glass




Si sono fatti aspettare a lungo ma l'attesa potrebbe esser valsa la pena. Parliamo ovviamente della band elettro-rock tedesca The Notwist, assente dal panorama musicale da 6 anni e tornata in auge di recente sotto l'ala protettrice dell'etichetta discografica Sub Pop. Mentre la pubblicazione di Close to the Glass è attesa ufficialmente per il 25 febbraio NPR come spesso accade ci offre l'anteprima integrale dell'opera. Enjoy...






lunedì 17 febbraio 2014

PS14 // Programma alternative e playlist del venerdì al Primavera Sound 2014




Sebbene almeno per quanto riguarda gli Headliners di rincalzo il potere delle etichette tenda in taluni casi a prevaricare l'effettiva meritocrazia ed il reale grado di appeal dell'utente da festival (vedi il caso di The Julie Ruin, band quasi totalmente al femminile autrici di un unico e pure mediocre album, insomma niente a che vedere con Haim o Sky Ferreira) noi continueremo a considerare la line-up così come pubblicata dal Primavera Sound (qui, in alto) per illuminarvi sul programma alternativo della giornata. Tra tanti nomi a spiccare certamente The War on Drugs che sebbene ormai privi da tempo del proprio nobile fondatore, Kurt Vile, si solo ritagliati grazie all'amico Granduciel il meritato spazio nel panorama indie-folk americano. E dopo il successo con Slave Ambient del 2012 ottime sono anche le premesse per il venturo Lost in the Dream. Vera headliner per classe e riconoscimenti la californiana Julia Holter, autrice della meravigliosa perla art-pop Ekstasis nel 2012 bissata al finale della scorsa stagione con Loud City Song dalle venature più sperimentali, quasi avanguardiste. Sulla stessa linea d'onda un'altra statunitense, questa volta newyorkese, con la voce intima e calda di Sharon Van Etten, di ritorno sui palchi del Primavera Sound dove nel 2012 presentò l'ottimo Tramp in uno tra i concerti più apprezzati. Le collaborazioni con Beirut e The National dovrebbero essere segnali sufficienti per scaldare l'attesa in vista di maggio, mese di uscita del nuovo album Are We There?. Grande attesa per una tra le band emergenti della passata annata con Deafheaven che con la formazione rinnovata hanno dato vita ad un Sunbather dagli unanimi consensi: black metal atipico ed eterogeneo che non rifugge sfumature postrock al limite del melodico. Gia presente sul palco Heineken del Forum l'anno passato con The Postal Service, torna ora il folk-country di Jenny Lewis in versione solista, ancor più dopo lo scioglimento dei Rilo Kiley e le numerose collaborazioni con, tra gli altri, Ben Gibbard, Conor Oberst, Rostam dei Vampire Weekend nonchè ovviamente il boyfriend Johnathan Rice. Spetterà a The Growlers gettare un tocco di psichedelia sul tramonto catalano: i californiani con 5 album alle spalle si preparano a catalizzare il pubblico con la usuale teatralità dei propri concerti ed un curriculum che li vede nel recente passato gruppo spalla di Black Keys e Julian Casablancas. Non vi sarà sfuggito come la line-up sia fortemente made in U.S.A. rafforzata anche dalla presenza delle nuove leve. Tra queste il giovane quartetto Speedy Ortiz esplosi dopo un esordio fatto in casa (Death of Speedy Ortiz) con il recente Major Arcana, successo indie rock dalle sonorità tipicamente nineties, esplosivo e brillante, insomma il classico concerto tardo-pomeridiano da cerveza in mano. Ci spostiamo un po' più a nord per incontrare il debutto di uno tra gli artisti più attesi dalla nostra web-zine. Mas Ysa è il moniker dietro al quale si nasconde il canadese Thomas Arsenault, video artista e nuovo astro nascente che con il recentissimo Worth ci mostra il primo assaggio della sua formula pop pregna di sfumature synth e new wave. Promette spettacolo un'altra presenza canadese: rock sperimentale ricco di prestiti snocciolato sotto forma di art performance dalle influenze orientali sarà quanto attendendersi dal collettivo Yamantaka // Sonic Titan, sufficiente per regalarsi un salto in mancanza di valide alternative. Tra gli immancabili personaggi storici rimarchevole il ritorno di Lee Ranaldo ex stella dei Sonic Youth nella sua nuova veste con la band The Dust con cui ha rilasciato lo scorso ottobre il proprio debutto con Last Night on Earth. 55 anni e non sentirli per Michael John Harvey, meglio noto come Mick Harvey che sui palchi del Forum riproporrà parte del repertorio del compianto musicista, regista, poeta e attore francese Serge Gainsbourg...
Dal vecchio continente proviene invece un prodotto buono per tutte le orecchie con gli scozzesi The Twilight Sad: voce cupa e profonda, pop oscuro che sfocia con naturalezza nel post-punk ed un ultimo album, No One Can Ever Know, forse non ancora valorizzato appieno dalla critica. A difendere i colori del nostro stivale per la giornata del venerdì toccherà al collettivo pop-folk veneto C + C = Maxigross dalle forti influenze retrò e dall'amore per l'espressione multilinguistica che sfocia nell'esordio sulla lunga distanza, Revuin.
La scena elettronica la ruba quasi totalmente Dominick Fernow, dj e produttore statunitense che oltre ad esibirsi tra i piatti metterà in scena tutto il suo repertorio attraverso Prurient, il progetto più noto con l'elettronica potente ed un forte debito al noise, contaminata da tutte le cromie del genere, dalla techno alla industrial, e infine sotto le spoglie di Vatican Shadow autore con Remember Your Black Day di un lavoro più oscuro, elaborato ma non per questo meno interessante. Parlando di industrial il collegamento con The Haxan Cloak è immediato. Il produttore Bobby Krlic avrà infatti modo anche attraverso il palco del Primavera Sound di dare saggio del suo ultimo lavoro, Excavation, perla che raccoglie e sintetizza elementi dark ambient, industriali ed anche neoclassici. In una serata che chiama certamente sonorità post-industriali non potevano quindi neanche mancare i Factory Floor che con sfumature decisamente più elettro-minimal sperimentali hanno dato sfogo a quasi un decennio di lavoro con un brillantissimo, omonimo, esordio. A tirarci fuori da queste ambientazioni cupe ci penserà il madrileno Pional, già apprezzato nel live del 2012 e come definito dall'autorevole testata El Pais, ormai indiscusso caposaldo del panorama elettronico nazionale. E parlando di panorama nazionale spagnolo ecco con Refree ossia la versione catalana del pop psichedelico internazionale. Le speranze pop-folk della provincia patria del modernismo sono invece tutte sulle spalle della giovane Joana Serrat pronta a lanciare la prossima settimana il nuovo album con Dear Great Canyon. Un mix di elettronica e folk contraddistingue invece i maiorchini Oso Leone che con il secondo album Makragora hanno conquistato la penisola iberica.

(Giovedì)                (Sabato)           





COMING SOON // S.Carey dei Bon Iver torna con Range of Light


S. Carey (moniker di Sean Carey), noto per lo più come collaboratore di Bon Iver/Justin Vernon è pronto a tornare con un nuovo album che erediterà il ruolo dell'EP Hoyas del 2012. Range of Light sbarcherà in Europa il 31 marzo (il primo aprile negli Stati Uniti) attraverso Jagjaguwar. L'opera è stata registrata in Wisconsin negli April Base Studios di Justin Vernon che ovviamente offre la sua collaborazione all'interno dell'album. Il primo singolo, Fire-Scene, lanciato solo qualche settimana fa' da oggi vanta anche il video correlato diretto da Joe Baughman.



Range of Light
Jagjaguwar

01 Glass/Film
02 Creaking
03 Crown the Pines
04 Fire-Scene
05 Radiant
06 Alpenglow
07 Fleeting Light
08 The Dome
09 Neverending Fountain







STREAM // Ascolta in anteprima Morning Phase che segna il ritorno di Beck




Morning Phase, il nuovo album dell' eclettico artista californiano Beck, verrà rilasciato in Europa il 24 febbraio via Capitol Records e porrà finalmente fine al digiuno che si protrae da Modern Guilt del 2008. L'album che è stato in parte prodotto da Jack White è da oggi disponibile in anteprima attraverso il canale NPR. Enjoy...






sabato 15 febbraio 2014

Saturday Indie Pills // Week 07.14




PS14 // Disponibili le entrate giornaliere al Primavera Sound 2014

La tre giorni al Primavera Sound è troppo per i vostri deboli cuori? Da adesso potete sopperire alla vostra cardiopatia con gli ingressi singoli per le giornate del giovedì, venerdì e sabato. In vendita dal 14 febbraio l'ingresso giornaliero è disponibile al costo di 65 € fino al 20 febbraio incluso. Dal 21 febbraio al 6 maggio il costo passerà ad 80€ per assestarsi definitivamente a 90€ fino all'inizio del festival. Riecco a voi la programmazione completa.






NEW SONG // Klaxons - Children of the Sun

La brit-rock band con base Londra Klaxons sta scaldando il motore in attesa del proprio ritorno sulla lunga distanza previsto per quest'estate. Solo un paio di settimane fa abbiamo potuto apprezzare il primo singolo There Is No Other Time, in uscita attraverso Akashic Records il 23 marzo e ora tocca all'altra traccia presente nel singolo, Children of the Sun prodotta da Tom Rowlands dei Chemical Brothers. A mettere le mani sul futuro LP figurano anche Erol Alkan e James Murphy.






COMING SOON // Gli Animal Collective rilasciano la Spotify Live Session

In attesa dell'annucio della line-up del festival Bonnaroo gli Animal Collective hanno rilasciato giusto questa settimana un extented play registrato proprio durante le Spotify Session dell'evento statunitense della passata stagione. Partecipazione a sorpresa per l'attore Michael Winslow, l'uomo dai 10000 effetti sonori, noto per il ruolo attivo come Larvelle Jones nell'esilarante intera saga Scuola di Polizia.



NEW VIDEO // The National - I Need My Girl

Quale occasione migliore per The National se non San Valentino per dare giusto lustro alla traccia I Need My Girl? Chiaramente estratta dall'ottimo Trouble Will Find Me del 2013, il video è stato pubblicato proprio il 14 febbraio e vanta come costume la preziosa direzione di Sophia Peer (come già Graceless e Sea of Love). Il b/n accoompagna la lenta danza di una manciata di coppie eterogenee.





TOP TRACKS // Le migliori 5 tracce della settimana (W7)





fIVE // Trust - Capitol

Capitol è il nuovo singolo estratto dall'imminente secondo album del producer canadese Trust, Joyland, in uscita il 4 marzo via Arts & Craft. Robert Alfons conferma qui l'innata attitudine nel far riemergere dalle tenebre la sua voce profonda e farla brillare per mezzo delle sonorità sintetiche che imperversano su tutta la distanza anche se attraverso un filore goth-pop vagamente più disco rispetto all'esordio...






fOUR // Avey Tare's Slasher Flicks - Little Fang

La creazione di una band tutta sua, gli Slasher Flicks, da parte di Avey Tare (all'anagrafe David Portner) degli Animal Collective era stata solleticata quest'estate attraverso una serie di live ma ora diventa ufficiale con l'annuncio dell'album Enter The Slasher House in uscita il prossimo 8 aprile. La prima anticipazione, Little Fang sottolinea con immutata classe come le melodie giocose e la sensibilità psichedelica siano caratteristiche ormai marchiate indelebilmente sottopelle...






tHREE // Wild Beasts - Sweet Spot

A 10 giorni di distanza dal ritorno in pista con l'atteso Present Tense in uscita il 25 febbraio i Wild Beasts confermano le attese create dalla splendida Wanderlust con le suadenti note di Sweet Spot che ci riportano un po' alle origini della band con le lunghe ed affinate linee di chitarra, i ritmi battenti, i cori e quelle atmosfere rock degli esordi che a metà brano lasciano spazio alle evoluzioni synth probabile leit-motif della nuova opera.






tWO // Todd Terje - Delorean Dynamite

Todd Terje si direbbe ormai pronto al salto di qualità: da maestro dei piatti e produttore occasionale, anche se di indiscutibile pregio, il deejay e producer norvegese si appresta al debutto in solitaria sulla lunga distanza con It's Album Time. Delorean Dynamite è il primo inedito boccone che esalta ancor di più il talento di Terje nel saper fondere con le usuali accelerazioni marchio di fabbrica della casa, cosmic disco, Italo e Balearic dance in un prodotto a dir poco esplosivo...






oNE // Angel Olsen - White Fire

A tirare lo sprint al più che imminente Burn Your Fire for You No Witness, nuovo album di Angel Olsen, in uscita il 18 febbraio ed ancora per qualche giorno disponibile in preascolto è la meravigliosa quanto struggente White Fire. Sette melanconici minuti che vengono spazzati via dall'impassibile, sussurrante ma allo stesso tempo pungente voce dell'artista ora di casa a Chicago che in questo brano, forse come mai in passato, ci mostra tutto il suo cristallino talento.




(Week 6)                 (Week 8)       

venerdì 14 febbraio 2014

COMING SOON // Drop sarà il nuovo album dei Thee Oh Sees. Ascolta Penetrating Eye


Mentre John Dwyer è pronto a lanciare il suo solo project sotto il nome Damaged Bug, la sua band Thee Oh Sees, a dispetto della pausa a tempo indeterminato minacciata solo lo scorso anno, ha annunciato il nuovo album che segue Floating Coffin della passata stagione. Drop, registrato in un magazzino per la maturazione delle banane, uscirà il 19 aprile (via Castle Face Records) ed è anticipato dal singolo Penetrating Eye. Tra le numerose collaborazioni Chris Woodhouse alla batteria e contributi canori da parte di Mikal Cronin, Greer McGettrick, and Casafis. 


Drop
Castle Face Records

01 Penetrating Eye
02 Encrypted Bounce
03 Savage Victory
04 Put Some Reverb on My Brother
05 Drop
06 Camera (Queer Sound)
07 King's Noise
08 Transparent World
09 The Lens





BEST VIDEOS // I migliori 5 video della settimana (W7)




fIVE // Thundercat - Evangelion/We'll Die

Stephen Bruner, meglio noto come Thundercat, dopo le numerose collaborazione con l'amico Flying Lotus, l'anno trascorso ha rilasciato Apocalypse, il suo secondo album da solista. Tra le tracce presenti Evangelion e We'll Die unite nell'occasione per creare un video che le raccogliesse entrambe. E' lo stesso Bruner diretto dal progetto B+ a rubare la scena alternando tra le mani strumenti di morte e di gaudio...



Thundercat "Evangelion / We'll Die" from Thundercat on Myspace.



fOUR // Chelsea Wolfe - Feral Love

Chelsea Wolfe ha condiviso un intenso ed inquietante video per la traccia Feral Love, estratta dal suo ultimo lavoro Pain Is Beauty. E' una stralcio della pellicola Lone, scritta a quattro mani tra la stessa Wolfe e Mark Pellington, già autore di clip per Pearl Jam, U2, NIN e Michael Jackson. A detta dello stesso regista Lone getta uno sguardo su temi ricorrenti quali natura, sessualità, memoria, mortalità, amore, fragilità, violenza e bellezza...






tHREE // Marissa Nadler - Was It A Dream

La cantante e cantautrice di casa a Boston Marissa Nadler lancia questa settimana il video per la traccia Was It A Dream, estratta ovviamente dal recente ottimo July. Diretto da Ryan Hamilton Walsh ed interpretato anche dalla stessa artista, il clip da sfogo al senso estetico della Nadler che per l'occasione si fa accompagnare da un datato attore dilettante incontrato durante un party e subito entrato nelle sue grazie...






tWO // Metronomy - Love Letters

Il prossimo 10 marzo i Metronomy rilasceranno il nuovo album denominato Love Letters (via Because Music/Elektra Records). In attesa della pubblicazione arriva ora il video per la title-track diretto dalla geniale mente di Michel Gondry la cui mano è chiaramente visibile. In una recente intervista il leader Joe Mount affermava: "è stata una vera gioia lavorare con Gondry, una persona molto umile e alla mano ed il video ha tutto ciò che potevamo sperare"...






oNE // The Notwist - Kong

La band elettro-rock The Notwist che a breve tornerà con il nuovo album Close to the Glass, questa settimana ha condiviso un video animato per la traccia Kong diretto da Yu Sato ed illustrato da Tim Divell. Secondo la nota stampa il clip è basato sulla storia vera che ha coinvolto Marcus Acher, voce della band, insieme alla sua famiglia durante l'inondazione del fiume Ammer. Per sconfiggere la paura il piccolo Marcus immaginò il supereroe che gli avrebbe salvati...




(Week 6)                 (Week 8)              

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