venerdì 28 dicembre 2012

IN DIE HISTORY // LCD Soundsystem



By Sigu


Gli LCD Soundsystem, o per meglio dire, "lo" LCD Soundsystem James Murphy, già cofondatore della DFA Records, è uno statunitense del New Jersey conosciuto soprattutto nel Regno Unito, ed è sostanzialmente uno che non ha inventato nulla, ma praticamente le ha azzeccate tutte come se fosse un Re Mida dei nostri giorni. Il primo ed omonimo album esce nel 2005 e fu preceduto dal singolo Losing my Edge, con il video in cui il faccione del one-man-show Murphy prende schiaffi a tutt'andare. E' però anche l'album che da noi è noto soprattutto per Tribulation, una hit da altissima classifica, con Daft Punk is Playing at my House che viene inserita come colonna sonora per una sfilza di videogiochi e che gli vale la nomina ai Grammy Awards come miglior canzone dance, mentre l'album rientra nella categoria del miglior disco di musica elettronica. Dunque niente di innovativo, ma come dimostrano i risultati stiamo parlando di un prodotto di gran richiamo: aggressivo, martellante, ipnotico (vedasi la Yeah pretentious version), ben amalgamato, dalla quale emergono con evidenza sonorità punk-rock, elettroniche e sinth-pop.
Nel 2006 gli viene commissionato dalla nientepocodimenoche Nike un lavoro con il fine di originare la colonna sonora perfetta del runner; nasce così 45:33, quasi una monotraccia rivolta all'ascolto in cuffia a beneficio dei podisti, che scandisce il ritmo della corsa con un crescendo di suoni per la bellezza di non a caso 45 minuti e 33 secondi. E sono subito polemiche per l'inclinazione commerciale, ma è anche il risultato di un successo clamoroso.
Nel 2007 Sound of Silver conferma quanto di buono sentito in precedenza: un album trascinante, ma senza sorprese, con composizioni mediamente lunghe che ti da la carica capitanato da All my Friend, canzone dell'anno per Pitchfork e Mojo, Someone Great nata dalla collaborazione con gli Arcade Fire, con la lisergica title-track e che si conclude con l'unico lento ed appassionato New York I Love You, but You're Bringing me Down.
Nel 2010 esce l'album This is Happening, con l'annuncio da parte di James Murphy che sarebbe stato l'ultimo, cosa che allo stato attuale pare confermata vista l'ultima esibizione al Madison Square Garden di NY del 11/4/2011; esso sin dalla prima traccia risulta essere meno aggressivo con l'eccezione di One Touch, bomba elettronica pronta a deflagrare, ed Home accompagnato da un video da applausi a scena aperta, ed appare anche sfogliando le altre recensioni un disco deludente che segna un po' l'imbocco del viale del tramonto, che si spera solo momentaneo.
Durante questo dicembre la novità sarà rappresentata da un album fotografico che comprende le immagini scattate, rigorosamente in ordine cronologico, della carriera di Murphy e compagni d'avventura, ricavati da live, backstage e vita privata. Di certo però non immaginatevelo a casa in pantofole intento a fare bricolage: nel mentre ha collaborato con Arcade Fire e Klaxons, aperto un negozio a Brooklyn destinato a vendere un po' di tutto e girerà un cortometraggio con Ron Howard. Scusate se è poco. 








giovedì 27 dicembre 2012

BEST NEW TRACK // Yo La Tengo - Ohm


Ed ecco una seconda prelibata anticipazione dell'imminente album del gruppo cult statunitense dei Yo La Tengo... Ci eravamo lasciati giusto un paio di mesi fa con la data di pubblicazione di Fade, un 14 gennaio ormai dietro l'angolo (Via Matador), l'unica tappa italiana, a Milano il 10 marzo (presso il Lime Light) ed una prima traccia, Before We Run, l'ultima della tracklist del LP. Con Ohm invece si aprono le danze del 16° prodotto e a detta della voce e chitarra Ira Kaplan, si comincia a fare un po' d'ordine. Come? Il primo impatto è di trovarsi dinnanzi ad un lavoro più studiato. Sebbene il brano non raggiunga l'estensione di altri capolavori quali I Am Not Afraid of You and I Will Beat Your Ass, per dirne uno a caso, si articola ugualmente verso quella brillante semplicità caratteristica delle tracce più lunghe. Insomma, un lavoro molto accorto, forse ridotto nella lunghezza che va però, allo stesso tempo, ad allinearsi con il repertorio maggiormente pop della band e con quel calore e quella melanconia che rievoca opere precedenti come Sugarcube dell'ormai lontano '97...










lunedì 24 dicembre 2012

CHART // Indie Christmas Songs


By SIGU



Immancabilmente, durante il periodo che precede il Natale, escono alla ribalta gruppi o cantanti, dall'insospettabile spirito natalizio, con rivisitazioni di brani e raccolte create ad hoc, che se fossi una malalingua taccerei come mere operazioni commerciali, ma siccome non lo sono derubrico la questione a semplice coincidenza che avviene nel periodo dell'anno nel quale si vendono casualmente più dischi, e così dobbiamo registrare le uscite più eterogenee: dal gruppo country dei Lady Antebellum, a Rod Stewart, al ritorno di fiamma di John Travolta e Olivia Newton-John, a Michael Bublè, Claudio Baglioni e The Killers, questi ultimi molto fedeli all'appuntamento. Ma per rimanere più in sintonia col blog (è già stato ampiamente presentato il lavoro di Sufjan Stevens), quali sono le canzoni legate a queste festività che più ci stanno a cuore? Per ovvie ragioni editoriali non posso citare John Lennon, Mariah Carey e le perle di Elio e le storie tese e mi concentrerò tendenzialmente su autori già trattati qui.



5) Julian Casablancas - I Wish it Was Christmas Today








4) Yo La Tengo -  It's Christmas Time







3) Local Natives  -  We Come Back




 

2) The Raveonettes    -  The Christmas Song 






1) The Darkness  - Christmas Time  







L'ordine lo si può cambiare a vostro piacimento, ciascun autore apporta il proprio stile sonoro in chiave natalizia, ma la prima posizione credo che se la meritino i Darkness, che nel 2003, un anno per loro di autentico stato di grazia, sfornarono questa vera e propria hit diventata una delle canzoni del genere natalizio più apprezzate di tutti i tempi. Gli ingredienti ci sono tutti: il loro marchio musicale, il trionfo del kitsch, la presenza di candidi fanciulli, i buoni sentimenti ed il finale (lieto) a sorpresa.
Per la cronaca, dopo un periodo molto difficile per il gruppo, che aveva portato allo scioglimento dello stesso, e soprattutto dopo l'uscita dal tunnel della dipendenza dalla droga da parte del frontman Justin Hawkins, sono tornati l'anno scorso in circolazione con l'album Hot Cakes; hanno suonato al Gods of Metal e fatto da supporter a Lady Gaga e suoneranno all'Alcatraz di Milano l'11 marzo 2013, nella loro finora prevista unica data italiana.



Happy Christmas by Primavera Indiependente




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sabato 22 dicembre 2012

Saturday Indie Pills // Week 51


PS13 // Cambio prezzo abbonamento


Ultime due settimane per godere del prezzo ridotto per l'abbonamento a 145€ che dall'8 gennaio 2013 passerà a 160€ (combinato Primavera Sound 2013 Barcelona + Optimus Primavera Sound 2013 Oporto da 220€ a 235€). I canali di vendita rimango gli usuali: Codetickets, Atrapalo, Ticketscript, Ticketmaster, Seetickets, Fnac France e attraverso la pagina Facebook del Primavera Sound.







NEW SONG // The XX - Last Christmas

In attesa della nostra classifica dei migliori brani natalizi indipendenti degli ultimi anni ci gustiamo la versione della celeberrima Last Christmas degli Wham!, verò inno delle festività dal 1984 in avanti, da parte del gruppo londinese The XX, rielaborata attraverso il loro caratteristico sound ed esibita per la BBC Radio 1 il 17 di questo mese...











NEW VIDEO // Bat For Lashes - A Wall

Si continua con la promozione dell'ottimo album "The Haunted Man" (Parlophone). Oggi è il turno del lancio del nuovo video per il brano A Wall in cui la cantante anglo-pakistana Natasha Khan, diretta da Noel Paul, si lascia travolgere dalla passione per un ragazzo, a dire il vero, non propriamente in possesso di tutte le facoltà mentali...









COMING SOON // Cloud Nothings - New Album

Neanche il tempo di godersi Attack On Memory immancabile presenza in praticamente tutte le classifiche di fine anno ed ecco che il frontman Dylan Baldi ci annuncia di essere già al lavoro sul nuovo album che a suo dire sarà "noiser", ancora più acceso e meno diretto, non che il primo apparisse una ballata... Nessuna informazione relativamente alla partecipazione di Steve Albini (Shellac), presenza fondamentale per il successo del primo LP della band. Per la scelta della traccia tratta dall'ultimo album ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta ma Wasted Days è probabilmente la traccia più completa.








venerdì 21 dicembre 2012

CHART // Top Albums 2012 (6-1)


6 # sIX #


John Talabot - fIN
(Permanent Vacation)

Genere: Elettronico, House

Dal Talabot di "Sunshine" musicalmente sembra passata un'era geologica. Il producer spagnolo però non doveva aver dubbi sui suoi mezzi per abbandonare l'usato sicuro da dancefloor con un prodotto più di nicchia e meno immediato. A dispetto del titolo invece, fIN segna l'inizio di un artista completo, più attento all'estetica che al piacere effimero del revival house. E poi c'è Destiny, la classica gemma che illumina il tutto...







5 # fIVE #


Purity Ring - Shrines
(4AD)

Genere: Synth-Pop

A nostro dire la palma per il miglior album di debutto va al duo canadese che pare aver assorbito a meraviglia la lezione di un altro duo che viene dal freddo, The Knife, per regalarci un album "fresco" ed estremamente equilibrato ma allo stesso tempo potente, riuscendo a bilanciare alla perfezione melodie dream-pop a sonorità tra il witch-house ed un già sapiente e collaudato synth. Un viaggio nel mondo dei sogni...









4 # fOUR #


Crystal Castles - (III)    ( recensione )
(Universal)

Genere: Indietronica, Sperimentale

Ascoltando in sequenza le tre opere del duo Kath-Glass la traiettoria sembra ben delineata con l'abbandono graduale degli 8 bit a favore di un'opera, ma stiamo sempre parlando di Crystal Castles, più quadrata e con un certo criterio nella scelta della sequenza dei brani che in ogni caso non lascia nessuno deluso perchè il repertorio c'è tutto, dal noise al melodico con tutte le sfumature Kath-iane intermedie che un amante del genere potrebbe richiedere/pretendere. Aspettative ampiamente esaudite...








3 # tHREE #


Passion Pit - Gossamer
(Columbia)

Genere: Indie-Pop, Synth-Pop

Tra gli indiependenti certamente uno tra gli album più commerciali. Ma il bello è bello in qualunque forma si presenti e Gossamer non ha smesso di incantare da luglio. Si apre con Take a Walk e ti rendi conto che sei già dentro l'album e non ne uscirai fino all'ultima traccia. Semplicità e ricercatezza ad intrecciarsi per un album che farà fatica a stancare orecchie, in questo caso lo ammetto, molto poco snob...







2 # tWO #


Chromatics - Kill For Love
(Italians Do It Better)

Genere: Synth-Pop

Un'opera colossale, quasi epica, per dimensione, 17 tracce, ed importanza. Dopo un'attesa di 5 anni i Chromatics sfornano con Kill For Love uno tra i migliori album dell'anno, perfetto in tutti gli aspetti. La cover iniziale, dopo Kate Bush tocca alla splendida Into The Black di Neil Young, e poi forse la migliore sequenza di capolavori uno di seguito all'altro per arrivare a metà album senza fiato, intermezzi musicali per riossigenare il sangue e poi ancora ad oscillare tra la voce di Ruth Radelet e quel Synth Pop oscuro e melanconico di cui non posso più fare a meno...







1 # oNE #


Tame Impala - Lonerism ( recensione )
(Modular Recordings)

Genere: Psychedelic-Pop, Dream-Pop

L'opera. Kevin Parker, ovvero il 98% dei Tame Impala, ha sfornato il capolavoro, e come spesso succede ad i geni, senza neppure sudare più del dovuto, scrivendo testi e musiche tra un volo e l'altro... Ed un viaggio lo regala anche a noi, ipnotico, o meglio, psichedelico, in cui l'ascolto diventa racconto... Raramente il miglior album regala la migliore traccia dell'anno ma Feels Like We Only Go Backwards, forse anche perchè tremendamente sentita e personale, rappresenta il gioiello più luminoso della stagione musicale cui non potremmo chiedere di meglio per concludere il nostro soggettivo sguardo sui più apprezzati doni cui l'annata indiependente ci ha fatto omaggio...






          ( 13 - 7 )



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giovedì 20 dicembre 2012

CHART // Top Albums 2012 (13-07)


13 # tHIRTEEN #

Cloud Nothings - Attack On Memory
(Carpark Records)

Genere: Noise-Rock

Ci voleva l'attesa opera di Dylan Baldi e compagni per risvegliare la passione per il Rock duro, senza fronzoli e dare un tocco squisitamente noise a questa classifica. Un vero salto nel passato ma senza nostalgia perchè perfettamente inserito nel contesto odierno. Un paio di tracce possono far perdere il ritmo ma il resto è energia pura... Yeah!!







12 # tWELVE #

Andy Stott - Luxury Problems ( recensione )
(Modern Love)

Genere: Techno Sperimentale, Dub

E' ancora Andy Stott ma un Andy Stott rinnovato, cresciuto, quello che si presenta a noi dopo i due EP del 2011. Rispolvera quel sottostrato sporco e tormentato caratteristico del suo repertorio e gli dona un tocco di luce qua e là ma senza esagerare grazie al contributo vocal di Alison Skidmore in 5 delle 8 tracce. Ora, un prodotto a tutto tondo.







11 # eLEVEN #

Grimes - Visions
(Arbutus Records, 4AD)

Genere: Sperimentale, Dark Wave, Dream Pop

Indefinibile. Mille suoni e generi diversi sezionati, mixati e poi ricompattati. Con stile, chiaro, perchè qui ce n'è da vendere ed è indubbio come Vision sia uno tra gli album più innovativi e luminosi dell'anno così come Grimes è personaggio vero ed un suo "live" sia sforzo massimo per non perdere una nota nè un suo gesto...








10 # tEN #

Beach House - Bloom
(Bella Union)

Genere: Dream-Pop

Ecco un esempio di ottimo seguito non all'altezza del predecessore. Già, ma Teen Dream era inarrivabile ed il fiasco dietro l'angolo. Ed invece la vena creativa non si è spenta tanto che Bloom ne pare il prolungamento e proprio per questo, a tratti, non propriamente innovativo. Quanto basta comunque per ravvivare quelle sensazioni al limite dell'onirico accese nel 2010...







9 # nINE #

The XX - Coexist ( recensione )
(Young Turks)

Genere: Electro Pop, Indietronica

Il come dare continuità ad un suono così marcato e riconoscibile dev'esser stato un dilemma che hanno condivido sia i fan, sia il gruppo stesso. Il risultato può risollevare gli animi di entrambi perchè il prodotto mantiene il suo stampo senza apparire ridondante grazie soprattutto al raffinato gusto di Jamie XX. Se meglio o peggio lo lascio a voi, a me interessava fosse degno...







8 # eIGHT #

Man Without Country - Foe
(Cooperative Music)

Genere: Synth-Pop

Con il loro suono sempre vivo sia nei pezzi più ritmati sia in quelli più melodici, i compagni di tour degli M83, sono certamante riusciti a colmare un vuoto nel genere, anche se non tutti gli hanno dedicato la dovuta attenzione. Un crescendo di battiti accompagnano il loro album in cui non manca nulla e che, con Infiammable Heart, il pezzo più carico, accende i fuochi d'artificio...








7 # sEVEN #

Alt-J - An Awesome Wave
(Infectious Music)

Genere: Trip-Folk

Non finirà in testa a nessuna classifica specializzata perchè non è il miglior album dell'anno, a dispetto del Mercury Prize vinto, ma se riesci quasi dal nulla a creare un genere a parte ed il tuo album sebbene non particolmente profondo nè introspettivo fila dalla prima all'ultima traccia, beh, allora hai fatto centro...







                              ( 20 - 14 )            ( 06 - 01 )


PS13 // Data Galà di Presentazione


Si può dire che inizi ufficialmente il conto alla rovescia per il Primavera Sound Festival 2013 ora che il responsabile dell'organizzazione, Gabi Ruiz, ci informa della data del Galà di presentazione del festival più indipendente d'europa. Liberate quindi le agende il 23 di gennaio perchè dalle 19.00 si incomincia a fare sul serio e da lì in avanti potremo stilare un bel planning per ascoltare, organizzare, riscoprire i gruppi che si andranno ad affiancare ad i Blur, al momento unica certezza, ed iniziare a stilare una lista delle priorità in attesa del programma ufficiale. Ovviamente noi saremo lì con voi per aggiornarvi passo per  passo su quello che si annuncia come il #bestfestivalever... (?)







mercoledì 19 dicembre 2012

CHART // Top Albums 2012 (20-14)


Di quest'anno ormai giunto agli ultimi rintocchi mi resta il viaggio attraverso 76 degli album cui il 2012 ha dato la luce. Non sono stati tutti gite al lago e grosse risate. Per alcuni lunghe code in autostrada, per altri coltre di nebbia e grandine ed una gran voglia di tornare a casa. Ma poi ci sono quelli che ti illuminano il percorso, cui il cd inserito nel lettore della tua auto è un motivo sufficiente per uscire di casa. Discograficamente probabilmente non la miglior annata del secolo ma sufficiente da rendere difficoltosa e cervellotica la scelta, del tutto soggettiva, dei migliori 20 album. Come tutte le classifiche le parole sono la parte meno interessante per cui...



20 # tWENTY #

Bat For Lashes - The Haunted Man  (recensione)
(Parlophone)

Genere: Dream Pop - Synth Pop

Non privo di imperfezioni, talvolta un po' algido e convenzionale resta comunque il prodotto più intimo della cantante anglo-pakistana Natasha Kahn che è allo stesso tempo capace di regalarci perle musicali quali Lilies, All Your Gold e soprattutto la splendida e melodica Laura rendendo il prodotto all'altezza dei predecessori...







19 # nINETEEN #

Totally Enormous Extinct Dinosaurs - Trouble
(Polydor Records)

Genere: Pop-Elettronico

Che Orlando Higginbottom in arte TEED  (per farla breve) abbia talento lo si vede ad occhio nudo tanto che non poteva sfuggire ai radar di Demon Albarn che lo prende sotto la sua ala protettiva. Il ragazzetto ci regala un prodotto fresco ed innovativo ma dalla ricetta semplice: cantate pop in un mix di suoni elettronici Made in UK e mai banali. Il gioco è fatto...







18 #eIGHTEEN #

Mac DeMarco - 2
(Captured Tracks)

Genere: Rock, Folk

L'autunno non poteva chiudersi che con lui, l'infaticabile artista canadese che al suo primo anno tra i grandi ci piazza ben due LP in un crescendo di emozioni. Debuttante con la grinta del veterano ci avvolge col suo sound senza tempo così come il suo personaggio che pare estratto da una quadretto anni '80. 2 è già un'opera completa che non necessità ritocchi.









17 # sEVENTEEN #

Django Django - Django Django
(Because Music)

Genere: Art-Rock, Neo-Psychedelia

Uno di quei prodotti che ti conquista col tempo e che pian piano scala la tua classifica delle preferenze. Melodia contagiosa, virtuosismo vocale  e quel giusto mix di pop, psichedelia ed un briciolo di elettronica senza  abbassare mai il livello. Gran debutto per la band di Londra.







16 # sIXTEEN #

How To Dress Well - Total Loss (recensione)
(Weird World Records)

Genere: Pop, Ambient, Soul, Ethereal R&B

Spesso adeguarsi alle circostanze ti permette di rimanere a galla. Ma solo se hai classe da vendere riesci nonostante tutto a rimanere sulla cresta dell'onda. E' quello che ha fatto Tom Krell conformando la sua splendida voce, le sue indubbie doti da intimo cantautore a sonorità più attuali con spunti tra l'ambient e lo sperimentale senza perdere il suo carattere soul...







15 # fIFTEEN #

Wild Nothing - Nocturne     (recensione)
(Captured Tracks, Bella Union)

Genere: Dream Pop

Jack Tatum è un altro di quelli che riesce ad ammaliarti col tempo e senza fretta si radica in te come se fosse lì da sempre. Cantastorie nato, il giovane americano se ne esce con un secondo album che non sfigura di fronte al predecessone Gemini. Prodotto piacevolmente lineare che vede in Shadow, Nocturne e Paradise le sue piccole gemme.








14 # fOURTEEN #

Godspeed You! Black Emperor - Allelujah! Don't Bend! Ascend!
(Constellation)

Genere: Post-Rock

Album certamente dal format atipico ma nondimeno apprezzabile anche perchè giunge a distanza di quasi un decennio dal precedente lavoro e con una gestazione infinita dal momento che le 2 lunghe tracce (delle 4 totali) Mladic e We Drift Like Worried Fire facevano parte del repertorio della band fin dal 2003.Ti incanta e ti trascina e le decine di minuti dei 2 brani principali sembrano volare, e tu con loro...





( 13 - 07 )



martedì 18 dicembre 2012

NEWS // Primo LP per Woodkid nel 2013


Dopo averne apprezzato l'incredibile video self-made che in breve è diventato uno tra i più apprezzati dalla rete, l'autore di Run Boy Run, Woodkid, ha finalmente ultimato, con The Golden Age, l'atteso album di debutto che sarà in vendita a partire dal 18 di marzo prossimo. Già nota la tracklist che comprenderà 14 tracce tra cui chiaramente l'acclamata Run Boy Run e Iron, traccia dell'omonimo EP pubblicato nel 2011. Per renderci partecipi del futuro parto, l'eclettico Yoann Lemoine, francese di Lione, non poteva che utilizzare tutta la sua riconosciuta destrezza da regista (suoi sono i video di Born to Die di Lana Del Rey e Teenage Dream di Katy Perry... ) nonchè video-artista, con il clip teaser che ne annuncia il debutto in perfetto stile cinematografico. A voi tracklist, teaser ed il video di Run Boy Run...



         Woodkid - The Golden Age                                                                           
               1. The Golden Age
               2. Run Boy Run
               3. The Great Escape
               4. Boat Song
               5. I Love You
               6. The Shore
               7. Ghost Lights
               8. Shadows
               9. Stabat Mater
              10. Conquest Of Spaces
              11. Falling
              12. Where I Live
              13. Iron
              14. The Other Side










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lunedì 17 dicembre 2012

NEWS // Nuovo album per i Wavves nel 2013


A distanza di più di due anni dal loro ultimo LP, King of Beach (2010, Fat Possum), tornano il gruppo noise-rock californiano dei Wavves con un nuovo album che verrà pubblicato questa primavera ed è stato prodotto dallo stesso John Hill già associato in passato ai successi di Rihanna, M.I.A e Santigold, tra gli altri. Il loro primo singolo, Sail To The Sun, è rapido, veemente, in cui è chiaramente riconoscibile la mano del frontman Nathan Williams, ma allo stesso tempo più pulito e diretto di qualunque altro loro prodotto sentito in passato. Associato al brano, sotto la direzione di BLACK // RECORD,  la band ha lanciato anche il corrispondente video che vede per protagonista la figura di un prete dalla doppia vita, il quale, una volta terminate le sue funzioni, esibisce il suo lato oscuro, tra un accesa contrattazione con un pusher ed una nottata in compagnia di due, neanche troppo avvenenti squillo. Nulla che la cronaca nostrana non abbia già raccontato...








sabato 15 dicembre 2012

Saturday Indie Pills // Week 50


NEW TRACK // The Foals - My Number

Ed ecco il secondo estratto dall'album Holy Fire, che verrà pubblicato in data 11 febbraio 2013 attraverso l'etichetta Transgressive Records. My Number è il singolo che segue dunque ad Inhaler nella tappa di avvicinamento alla terza opera della band inglese, rendendo sempre più tangibile quel cambio di rotta indicato a suo tempo dal frontman Yannis Philippakis...








 NEW TRACK & VIDEO // Kavinsky - Protovision

Che Vincent Belorgey, ossia Kavinsky, abbia una passione smodata per le macchine del nostrano "cavallino rampante" credo non possa sfuggire a chiunque bazzichi per più di due minuti su YouTube in cerca di materiale sul dj/producer parigino. E così non può sorprendere il video di Protovision, seconda traccia nota estratta da OutRun, LP in uscita presumibilmente nella primavera del 2013, in cui è lo stesso Kavinsky in versione Ryan Gosling di "Drive" ad avere la meglio sull'inadeguato inseguitore...








NEW VIDEO // Dirty Projectors - Offspring Are Blank

I Dirty Projectors hanno condiviso il video per Offspring Are Blank brano di apertura del loro fortunato LP, Swing The Magellan, attraverso il canale Pitchfork.tv. Il clip è diretto dal frontman David Longstreth ed è parte del cortometraggio della band Hi Custodian e segue il video di About To Die, questa volta estratto dall'omonimo EP pubblicato ad inizio Novembre...










NEW TRACK // The XX - Chained (John Talabot & Pional Blinded Remix)

Certamente una tra le migliori collaborazioni da dancefloor (e non solo), i dj e produttori spagnoli John Talabot e Pional, solo il mese scorso apprezzati in formato "live" nella serata clou del Club To Club, ci presentano la loro versione da otto minuti e mezzo per la traccia Chained estratta dal Coexist dei loro compagni di tour The XX. L'esito chiaramente non poteva lasciare insoddisfatti neanche i palati più fini. Avvolgente...






 
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venerdì 14 dicembre 2012

NEW VIDEO // How To Dress Well + Toro Y Moi + Toy


How To Dress Well - & It Was U

Un video soul per la più soul delle tracce presenti nell'album Total Loss pubblicato all'inizio di ottobre. Scritto e diretto da Luke Gilford, il video del secondo estratto, & It Was U, è una perfetta trasposizione del brano arricchita da una visione un po' surreale del concetto di divinità che la disperazione/abnegazione umana riesce a rendere credibile anche quando si presenta a bordo di un segway...








Toro Y Moi - So Many Details

So Many Details è il primo singolo estratto da Anything Is Return, terzo album di Chazwick Bundic, meglio conosciuto come Toro Y Moi che verrà pubblicato il 22 gennaio attraverso l'etichetta Carpack. Diretto da HARRYS il video associato vede lo stesso Bundic impersonificare un non meglio specificato giovane rampante a cui non manca proprio nulla: una bella donna, una splendida abitazione nella zona esclusiva di The Hamptons, la newyorkese zona dei vip, ed una macchina da sogno. Il tutto ruoto attorno all'atteggiamento sensuale di lei e quello calmo ed impassibile di lui... Raggiunte le 250000 visualizzazioni verrà messo in rete il video del secondo singolo, presumibilmente collegato a quello a voi proposto... 








Toy - Make It Mine

Indubbiamente una tra le rivelazioni dell'anno, i Toy sfruttano il legame "affettivo" che li unisce a The Horrors per uscire dall'anonimato e grazie al disco d'esordio, Toy per l'appunto, si ritagliano il meritato spazio in quasi tutte la classifiche di fine anno. L'indie-rock band londinese, giusto compromesso tra shoegaze ed  psichedelic se vogliamo entrare più nello specifico, lancia ora il video per la traccia Make It Mine che diretto da Joe Morris parrebbe il manifesto perfetto dello status psichedelic della band...







giovedì 13 dicembre 2012

NEWS // The Knife tornano con un nuovo album.


Toh, chi si risente... Proprio adesso che Silent Shout aveva ricominciare a dettare legge nel mio lettore... The Knife ritornano, a quanto si direbbe. Avevano lanciato l'amo postando sul loro web-site ufficiale, giusto ieri,  un breve quanto misterioso  video di neanche un minuto con immagini relative a qualche scarpa col tacco indossata da giovani ragazze impegnate su altalene ubicate in un parco chissadove. Ed una pista da ballo e gente in festa. Criptico, direi, ma comunque un indizio sufficiente per attirare l'attenzione di un pubblico in attesa da sei anni abbondanti... E la conferma non si fa attendere, il prossimo 8 di aprile vedrà con Shaking the Habitual il ritorno dei fratello/sorella più anonimi di Svezia visto che Olof Dreijer e Karin Dreijer Andersson non amano particolarmente le kermesse, tanto da mancare costantemente la consegna dei numerosi premi nazionali (e non solo). Insomma, le fattezze della coppia rimarranno ignote ai più, cosa che non varrà più a lungo per l'ormai insperato seguito del loro capolavoro, Silent Shout (nominato "miglior album dell'anno" dalla rivista Pitchfork) a cui ha fatto seguito solamente l'opera Tomorrow, In A Year pubblicata nel 2010 e a cui si devono le fortune di recenti gruppi quali Purity Ring e Kate Boy pronti a raccoglierne le influenze ed, ad un certo punto pareva, anche l'eredità... A noi che non piace farsi mancare nulla, il video comparso sul sito...







ed una tra le tracce più "gustose" del loro ultimo datato album...





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mercoledì 12 dicembre 2012

IN DIE HISTORY // Basement Jaxx


 By SIGU


I Basement Jaxx sono Simon Ratcliffe e Felix Buxton, con il primo molto più musicista dell'altro visto che Felix per sua stessa ammissione non sa suonare nessun strumento, e quando si trovano in studio spiega a parole le proprie idee per creare un tal suono o una tal melodia. Uno con una maggior visione d'insieme, l'altro più indirizzato a far sì che tutti gli elementi siano armonizzati, ebbero la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto per far sbocciare le loro originalissime idee. Londra è la capitale europea della musica elettronica, e precisamente da Brixton mossero i loro primi passi musicali; nel 1994 si respirava in tutto il vecchio continente aria nuova e la volontà di avvicinarsi a qualcosa di molto alternativo così  bazzicarono nei rave party e realizzarono brani come Be Free, Fly Life e Samba Magic, riversando durante la loro carriera la passione per i più svariati generi musicali che vanno dalla classica al jazz, dal rock al reggae, dal soul al funk, dal latin al folk, e chi più ne ha più ne metta, con l'attenzione non tanto rivolta al genere ma al feeling che con essa si crea. Ordunque, shakeriamo tutto questo nella Londra regina del melting-pot ed ecco ottenuti i Basement Jaxx.
Nel 1999 il primo album Remedy, come da titolo perseguì l'intento di rimediare alla stasi della house music ed arrivarono immediatamente le prime soddisfazioni internazionali: Red Alert e Rendez-Vu furono e sono due successoni anche grazie a dei video grotteschi che saranno anche in seguito un po' il loro marchio di fabbrica. La consacrazione arrivò con l'album successivo nel 2001: Rooty (33esimo posto secondo la classifica indetta da Pichfork per l'album del decennio), piazzò ai primissimi posti delle varie dance charts europee Where's Your Head At , Romeo (al 50 esimo posto secondo la rivista Pichfork) e Do your thing, con suoni più influenzati dall’r’n’b e dal funk e che dunque suonò più americano che europeo. Da segnalare l'appartenenza alla stessa casa discografica dei Prodigy, la XL Recordings, gruppo che proprio in quegli anni fece a dir poco sfracelli.
Nel 2003 venne alla luce Kish Kash che rispetto al precedente contiene più canzoni nel senso stretto del termine e si apre con una coinvolgente Good Luck, trainato da Lucky Star, mentre Crazy Itch Radio naufragò nel tentativo di proseguire quell’originalità che aveva in parte definito i precedenti dischi con una virata commerciale più attenta alla conquista del maggior numero di acquirenti possibile piuttosto che nel dare un'impronta innovativa. Con Scars (2009) si continuò sul solco già tracciato con campionamenti di brani famosi che si mescolano a suoni ed effetti elettronici avvalendosi di collaborazioni di prestigio come Kelis, Santogold, Sam Sparro e Yoko Ono.
Nel 2011 il frutto di un concerto ad Eindhoven, che li vede accompagnati dalla Metropole Orkest, composta da 60 elementi e da un coro di 20 voci, venne registrato e visto il proficuo esito, una parte di esso fu inserito sul nuovo album “Basement Jaxx vs. Metropole Orkest”,  per l’etichetta di casa Atlantic Jaxx, contenente oltre alla parte live anche alcuni episodi registrati in studio, tra cui diverse rivisitazioni di vecchi successi del duo. Mentre sulla scia del superbo lavoro che misero in atto i Daft Punk firmando la colonna sonora di Tron Legacy, i BJ fecero lo stesso con il fantascientifico Attack the Block.
Insomma, grandi artisti da dj set, dove apprezzano il trovarsi solo con un giradischi a far da filtro col pubblico, che rende il feedback con esso molto più diretto ma anche ottimi performer live, capaci di trasformare con qualche accorgimento ed un esiguo numero di figuranti il concerto in un piccolo spettacolo di varietà, a cui non mancano le interruzioni musicali e le interazioni con gli astanti, come dimostra appieno il video a voi offerto.






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