fIVE // David Lynch - Bad the John Boy
Dopo aver recentemente rilasciato il suo secondo album David Lynch ci fa ora dono di un 12" a tiratura limitata che comprende l'intrigante ed un po' inquietante traccia inedita che andiamo a proporvi, Bad the John Boy ed il remix della title-track The Big Dream opera del produttore elettronico canadese Venetian Snares. La nuova mini-opera è disponibile dal 12 novembre via Sacred Bones...
fOUR // Angel Olsen - Forgiven/Forgotten
Cantante e cantautrice, Angel Olsen si è fatta conoscere l'anno passato con Half Way Home, album folk sommesso ed essenziale. Ora giunge notizia che il prossimo anno aggiungerà una nuova mattonella alla sua discografia con l'album denominato Burn Your Fire For No Witness prodotto dal rocker John Congleton. A riscaldare l'attesa la breve Forgiven/Forgotten, brano punk rock molto più potente ed incisivo di qualunque altra canzone del repertorio della Olsen. La strada sembra quella giusta...
tHREE // Xeno & Oaklander - Par Avion
Già nel 2011 Xeno & Oaklander, duo from Brooklyn, ci lasciò con Sets and Light chiara testimonianza di una certa dimestichezza con sonorità minimal-synth che lasciavano presagire un cammino in discesa. Invece, quasi scomparsi dalla scena X&O si ripresentano ora attraverso l'etichetta Ghostly con Par Avion, traccia fluttuante, ipnotica e quasi adescatrice, conferma di un talento che potremo valutare con più chiarezza a LP sfornato, previsto per il 2014.
tWO // Doc Daneeka - Walk On In
In perfetto equilibrio tra grazia composta e ritmi battenti quasi feroci Walk On In è il nuovo singolo dalla connotazione fortemente house opera del produttore berlinese Doc Daneeka. Ad aggiungere il palpabile tocco vintage la mano del giovane gallese Ratcatcher a suon di synth patinati e quel leggero fondo disturbato tipico dei vinili datati.
oNE // Death Grips - Whatever I Want (Fuck Who's Watching)
Da sempre abituati a convivere nel caos, anche stilisticamente, i Death Grips a sorpresa ci offrono la loro nuova opera, Government Plates, da ieri disponibile on-line. Giunti all'ultima delle tracce incrociamo Whatever I Want (Fuck Who's Watching), ulteriore emblema di uno stile convulso, variegato all'estremo e apparentemente sconnesso, in cui ogni singolo istante sembra studiato a tavolino per giocare con l'emotività dell'ascoltatore. Sette minuti di viaggio nel centro del mondo.
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