Genere: Pop
Etichetta: Universal
Pubblicazione: 27 settembre 2013
Voto: 7
Ella Maria Lani Yelich-O'Connor, l'adolescente cantautrice nota come Lorde è il piccolo fenomeno del momento. La
neozelandese di Aukland ha iniziato a farsi largo nel mondo della
musica alla tenera età di 12 anni "rapita" dalla Universal che ne ha
curato la crescita artistica. La precoce maturità sopraggiunge già nel marzo 2013 con The Love Club, l'Ep lavorato con il produttore Joe Little contenente cinque brani tra cui Royals, il singolo multiplatino pianificato sulla ricetta semplice del battito di una drum machine che
le apre le porte del paradiso musicale e le permette di conquistare la
classifica neozelandese diventando in seguito la prima interprete del
suo Paese ad avere quattro brani contemporaneamente nella top
20. Ma lo strabiliante successo si è esteso ovunque in particolar modo negli USA entrando nella Billboard Alternative
Chart, nella US Billboard Hot 100, la classifica dei singoli più
venduti in America, e cosa ancor più bizzarra nella sezione riservata al genere Latin Urban dell'America's Music Charts.
Pure Heroine,
costruito intorno a bassi profondi, ombrosi e cadenzati, programmati da
Joe Little, con sfumature elettroniche e velate influenze hip-hop e R
& B, raccoglie il massimo di quanto seminato facendo dell'essenzialità proprio il punto che conferisce
al prodotto una certa personalità che si attiene su buoni standard
qualitativi dall'inizio alla fine (e poco importa sia un prodotto non certo rivoluzionario perlopiù caratterizzato da testi adolescenziali). Inevitabile il paragone, o scontro, e non solo stilistico, con Born to Die
di Lana del Rey. Sebbene Ella abbia lievemente punzecchiato
l'americana, i fans dell'una o dell'altra hanno fomentato la rivalità tra
due voci molto simili e stili non così distanti trattando quasi come
spazzatura "l'antagonista di turno non gradita".
Il disco ingloba Tennis Court, dal riconosciuto ottimo songwriting con un video basilare che più basilare non si può e pronto a sfondare le 16 milioni di visualizzazioni suYouTube, le atmosfere create da synth ed organi di 400 Lux, Royals, Ribs con un ritmo che ci conduce in un
clima più da dancefloor grazie ai suoi bassi sincopati. Se la
successiva Buzzcut Season forse è quella che esalta maggiormente la sua estensione vocale, Team è il brano con cui maggiormente si confonde con Lana Del Rey. Seguono Glory and
Gore molto amata dai suoi fans, il coro angelico di White Teeth Teens
che tramite una metafora segnala l'importanza di avere i denti bianchi
in Nuova Zelanda (e di come essi siano un elemento di grande vanità), la minimale che ti culla ad occhi aperti Still Sane, e la più toccante ed immediata A World Alone collocata giustamente alla fine.
by Sigu
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