lunedì 24 giugno 2013

IT'S A NEW WEEK // Giugno, un mese elettrificante!


Senza grandi indugi e senza timore di essere smentiti possiamo già tranquillamente affibbiare a giugno il premio di mese della musica elettronica 2013 e questo non solo perchè è il periodo dell'anno in cui si svolge il Sònar, vetrina ormai storica del meglio che il genere può offrire (o almeno così dovrebbe essere, anche se quest'anno...) ma per l'incredibile quantità di dischi, eventi ed anche qualche gossip capaci di catalizzare l'attenzioni di noi, avidi ed affamati fruitori... Basterebbe il ritorno dei Boards of Canada dopo un silenzio lungo 8 anni per guadagnarsi l'ipotetica palma ma il mese che dà il buongiorno all'estate ha già fatto molto di più. Intanto Tomorrow's Harvest ci offre ogni giorno di più piccoli dettagli o suoni che si aprano di ascolto in ascolto confermando le parole dei fratelli Sandison che ci invitavano ad un ascolto pazienze ed accurato. Il tutto mentre alcune riviste (italiane) recensivano l'album a meno di 24h dallo streaming, per la serie, l'importante è essere i primi... ma questo è un altro discorso. Aumentando un po' i beat si entra invece nel derby ufficiale conteso fra le splendide creature che verosimilmente si contenderanno lo scettro di categoria fino a fine anno ossia Immunity di Jon Hopkins rilasciato ad inizio mese e l'imminente The Inheritors (già da qualche giorno disponibile su Pitchfork Advance) di James Holden. Il web è ufficialmente già in guerra cercando di stabilirne il vincitore virtuale. Un periodaccio insomma per il povero Gold Panda in uscita con il suo pur apprezzabile Half of Where You Live offuscato anche dall'opera per le grandi masse degli altri fratelli, i principini dell'UK Garage Disclosure. L'identità di Burial è stato l'altro tema bollente che chissà come mai riemerge costantemente nonostante il produttore londinese certo non particolarmente avvezzo alle comparsate, abbia nome, William, e cognome Bevan. L'obiettivo prescelto da un po' di tempo a questa parte è l'altro londinese Kieran Hebden, meglio noto come Four Tet che deve lottare contro l'agguerrita pagina Tumblr burialisfourtet; congetture interessanti ma pur sempre congetture smentite senza sosta dal signor Hebden, in maniera anche un po' scocciata. Tutto può essere ma il signor Burial trasuda una classe che il pur apprezzatissimo Four Tet ultimamente sembra non possedere mentre i maligni (poi così maligni?) scorgono una maliziosa coincidenza tra le succitate voci e l'annuncio di fine lavori per Kieran, pronto a farci presto dono di una sua nuova opera. Ma giugno è anche il mese in cui il Club To Club si è candidato prepotentemente a maggior evento elettronico europeo (anche se l'organizzazione punta sempre forte sul meno limitativo International Festival of Music & Arts) e lo ha fatto snocciolando un cartellone che ancora in via di definizione vanta proprio Four Tet, il ritorno di Moderat (Modeselektor+Apparat), il citato James Holden, l'amato John Talabot, l'oscuro Andy Stott, il duo Fuck Buttons ed il redivivo Julio Bashmore, entrambi from Bristol, e poi ancora Rustie, The Haxan Cloak, Sherwood & Pinch, Machinedrum, Ben Ufo, Kyle Hall e altri ancora. Ma giugno non ci lascia comunque a bocca asciutta grazie allo splendido cartellone offerto dal Dancity Festival 2013, con tra i tanti, sempre James Holden, Andy Stott, Ben Cloak, Shackleton, dimostrazione del fatto che organizzazione, tempismo e cogitata ripartizione delle risorse può dar frutto ad una manifestazione di grande livello anche fuori dalle usuali metropoli. Poteva offrire davvero di più questo giugno elettrificante? Sì, l'invitante Slow Focus dei Fuck Buttons che mi attende per il primo ascolto... Have a nice week!







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