lunedì 10 giugno 2013

IT'S A NEW WEEK // W23


Cosa resta dopo quest'ultimo Primavera Sound, il quarto consecutivo per il sottoscritto? Di sicuro un enorme vuoto, come ogni edizione, paragonabile a quello post esame universitario, dove ciò che dovrebbe essere liberatorio si trasforma in un trauma con sintomi del tutto simili alla sindrome di Stoccolma. Lo studio certamente non manca neanche prima di affrontare ciascun festival ma ovviamente la pienezza che offre quel parco delle meraviglie affacciato sul mare non credo abbia eguali, almeno per noi malati di musica. E allora perchè non volgere ancora una volta lo sguardo indietro di qualche giorno, prima di rituffarsi definitivamente nella vita piena (e vera), ed abbandonarsi alle istantanee che hanno caratterizzato l'ultima edizione: una luminosa Barcelona tappezzata a festa, il Forum seconda casa che ci accoglie, ancora, I See It Coming dei Guards in lontananza, The Vaccines finalmente (!), cervezas y burritos, un pezzo di Torino (un po' snob) con i Foxhound, il Pim Pam ed il miglior hamburger nel pieno Born, gli amici catalani e quell'abbraccio lungo un anno, le strette vie di Gracia, il giovedì, il primo giorno ed il primo concerto con Wild Nothing, la vodka passata come acqua, gli incontri inattesi, la chitarra fallata delle Savages, gli applausi di un pubblico che non sa fischiare, l'amata Feels Like We Only Go Backwards, cerveza, Rome dei Phoenix, le corse da uno stage ad un altro, Fuck Buttons ma non Lisbon Maru, gli "animali" che deludono, l'arena del Ray-Ban, il taxi che non si trova e la metro straripante, il report giornaliero con un occhio ancora chiuso, la spesa al Caprabo, la vodka impacchettata e passata come bocadillo, giungere alla prima nota di Jesus Fever, la faccia simpatica dell'Italia con gli Honeybird, Hail Bop, l'ilare emozione di Elena Tonra dei Daughter, le cene frettolose a pan y tomate, la cerveza, ogni anno più cara, Song 2 fino a perdere la voce, le defezioni dell'ultima ora, la lezione di aerobico con The Knife, temuti e grande rivelazione. E poi ancora report e ancora freddo, l'ultimo giorno a dare tutto, la Champions League, l'angolo hip-hop con Wu Tang Clan, cerveza e ancora cerveza, il Ray-Ban stracolmo per i miei Crystal Castles, i capitomboli a lieto fine, Flutes ed Over & Over per il miglior quarto d'ora del festival, l'ultimo sforzo e poi i saluti finali e l'arrivederci, gli abbracci ed i cuore che sanguina. Il Primavera Sound 2013 e 70000 esperienze differenti ma ugualmente ed indelebilmente uniche.

Al ritorno, dopo una settimana a decongestionare un'overdose di emozioni, note, sapori e colori, scopriamo che il mondo non si è fermato e continua a regalarci delizie. Quei giovanotti dei Disclosure ci spiattellano il loro album che sembra una raccolta di hits mentre dall'altro emisfero della musica elettronica, anche se non troppo distanti geograficamente, tornano le melodie malinconiche e senza tempo dei Boards of Canada. Insomma, il lavoro non manca.

Proprio a distanza di poche ore dal nostro articolo sui prossimi concerti attesi da questa estate italiana ecco la bomba che non ti aspetti. Il più importante festival estivo della scorsa stagione, ovvero il Perfect Day Festival che solo la passata stagione vedeva esibirsi niente meno che Sigur Ròs, The Killers, The Vaccines, Two Door Cinema Club, Franz Ferdinand, Alt J e quest'anno già annoverava tra gli altri The XX, Primal Scream, The Bloody Beetroots ed Editors, improvvisamente, dal giorno alla notte, collassa, ed attraverso una nota emessa da uno dei più conosciuti portali di vendita annuncia l'annullamento dell'evento e che riportiamo: A causa di circostanze non prevedibili, che non hanno permesso di completare il cartellone, l’edizione 2013 di A Perfect Day Festival è cancellata. Il rimborso dei biglietti potrà essere richiesto a partire da martedì 11 giugno 2013 entro e non oltre mercoledì 31 luglio 2013. I biglietti verranno rimborsati presso i punti vendita in cui è stato effettuato l’acquisto o come da modalità regolamentate nei termini e condizioni di acquisto del sito TicketOne per i biglietti acquistati online o telefonicamente. Senza parole. L'Italia dei festival che boccheggia da anni e che nell'evento di Villafranca di Verona aveva riacceso il lumicino della speranza ripiomba nell'abisso tra il classico problema del reperimento fondi/sponsor ed un sistema organizzativo "probabilmente" migliorabile... Tutto questo mentre quello che fino a poche stagioni fa era il più importante festival gratuito d'Europa, il Traffic Free Festival, riemerge dell'oblio, annuncia sorprese per fine agosto e condivide video che da soli rilluminano i nostri occhi e tengono socchiusa la porta dell'ottimismo...

  





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