lunedì 27 maggio 2013

PS13 // Report del sabato al Forum
















L'annuncio della cancellazione dei Band Of Horses cui veniamo al corrente durante il concerto di The Knife ci sorprende ma non ci sconforta dal momento che i sostituti saranno i Deerhunter che contro The Postal Service hanno perso solo al ballottaggio e per pochi punti. L'inizio del sabato invece subisce un leggero cambio di rotta che ci porta a godere, comodi ed al caldo, la performance di Apparat, capace di ricreare appieno le sensazioni della sua ultima creatura dinnanzi ad un Auditorium che si riempie in quasi ogni ordine di posto. Quindi ecco Bradford Cox, Lockett Pundt e compagni nuovamente dinnanzi a noi dopo lo show del 2011. Live impeccabile con grande attenzione incentrata sull'ottimo Monomania senza privarci dei grandi classici, tra tutti la splendida Desire Lines... Pausa cena giusto il tempo di vedere Robben infilare in rete e riportare la Champions League a Monaco di Baviera e senza grandi aspettative ci troviamo al cospetto dei numerosi Wu-Tang Clan che in meno di 5 minuti riescono ad assorbire la nostra attenzione ed a far emergere il nostro substrato hip hop. E' tempo di staccarsi per riversarsi dinnanzi al Pitchfork in attesa di Dan Deacon che come costume oltre ad artista di sicuro valore si rivela gran intrattenitore di folle per un'ora di coinvolgente elettronica sperimentale e spettacolo. Mentre altrove Nick Cave catalizza la maggior parte degli ingressi noi preferiamo restare in zona per godere di buoni venti minuti di The Babies e, giusto il tempo di sentire la piu' attesa Mess Me Around, eccoci pronti per uno dei live piu' attesi con Liars che ci regalano 30 minuti di esaltante rock elettro-sperimentale per poi abbassare un po' il ritmo nel finale o forse siamo noi gia' distratti dell'evento che segue. Non eravamo certo i soli a pensare che Crystal Castles avrebbe dato filo da torcere a My Bloody Valentine, ma immaginare il palcoscenico Ray-Ban pieno in ogni ordine di posto al limite della congestione era impensabile. Nessuna tensione per Alice Glass e Ethan Kath che mandano in visibilio l'intera arena in un live tanto intenso quanto breve (o rapido). Il meglio del repertorio (di tutti e tre gli album) con l'intermezzo sperimentale offerto da una Alice sempre in gran forma. Si pensava di decongestionare con il piacevole pop elettronico sobrio e delicato degli Hot Chip ed invece ecco probabilmente la miglior esibizione del Primavera Sound 2013, inattesa come spesso succede. L'allegro quintetto londinese ipnotizza tutti i fortunati presenti e piazza con Flutes ed Over And Over la miglior doppietta del festival. Senza parole e con le ultime energie residue eccoci dinnazi al duo elettronico catalano ed i suoi numerosi affezionati. The Suicide Of Western Culture confermano le attese e riescono a rendere il loro ultimo album un godibile prodotto da live. Sebbene in riserva ci spingiamo fino al Ray-Ban dove ad un dj Coco finalmente degno del ruolo spetta il compito di chiudere un festival salutato dal palco anche dagli organizzatori. Ambiente festoso da ultimo giorno di scuola che si trasforma immediatamente in malinconico con Don't Stop Believing, traccia a chiudere un evento che se non forse #thebestfestivalever rimarra' certamente indelebile nella nostra mente...

(Report del venerdi')





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