venerdì 24 maggio 2013

PS13 // Il report del Giovedì al Forum



Riordinare i pezzi dopo una 12 ore di full-immersion musicale, coinvolgente, esaltante, emozionante e chiaramente, anche estremamente stancante, non sarà facile ma non possiamo assolutamente esimerci dal condividere le meravigliosi sensazioni che hanno accompagnato la nostra prima giornata ufficiale al Parc del Forum. Breve premessa per la nostra altrettanto breve parentesi del mercoledì dove tra un arrivo un po' tardivo nel capoluogo catalano ed il classico iter dedicato al ritiro della pulsera e delle nostre entrate, alla fine abbiamo potuto godere (nessun termine poteva calzare meglio) solo dello splendido live, intenso e davvero carico di energia dei The Vaccines, attesi da un paio d'anni e capaci di rendere uniche anche le tracce un po' scarico del loro ultimo album. Dieci minuti dedicati ai nostri Foxhound giusto per capire che il talento è di casa e poi serata al Born con i compagni di avventura catalani a pianificare almeno la giornata inaugurale.
Un peccato saltare i Poolside per un perfetto inizio soft-dancereccio ma il richiamo di Wild Nothing era assordante, così come la Shadow che ci abbraccia a concerto appena iniziato e Nocturne che ci culla come meglio non avremo potuto sperare. Oggi ci sarà da camminare, già messo in conto, per cui rotta verso la sorpresa del mese, The Savages con il gradito incontro con gli amici di Radio Bandalarga. Il quartetto inizia alla grande fino all'intoppo chitarra che tiene in stand-by il concerto per una decina di minuti gestiti molto bene e poi si ricomincia ma per noi è tempo di foto di rito e poi eccoci davanti agli amati Tame Impala. La band australiana di Kevin Parker si dimostra a grandissimo agio e ci regala il meglio del giovane repertorio con intermezzi psichedelici di rara maestria che con il tramonto sullo sfondo sembrano gettarci in un universo parallelo. Purtroppo i nostri metabolismi ignari dell'evento in corso ci bloccano ai box per i rifornimenti che non ci vietano in ogni caso una sortita per lasciarsi ammaliare della impattante voce di Jessie Ware. Altra camminata ed altro evento. Ora tocca ai The Postal Service che battono al fotofinish i Deerhunter e ci ripagano con un concerto unico ed indimenticabile con Ben Gibbard e James Tamborello  che non si lasciano sfuggire l'occasione per confermare le grandissimi qualità artistiche e la loro polivalenza. La giornata è ancora lunga e il sacrificio di Grizzly Bear non demoralizza nessuno dei presenti. Una rapida sortita allo stand del Boiler Room ed altra birretta in strada verso l'evento. Per il gruppo parigino si sono fatte scelte sofferte come la rinuncia al live di Simian Mobile Disco e la parziale di Fuck Buttons ma la ricompensa è stata sontuosa e Rome la perla a chiudere il nostro personale concerto. Mezz'ora del duo elettronico di Bristol a giustificare le nostre incertezze pre-Phoenix e poi venti minuti degli Animal Collective a confermare che il live non è robe per loro nell'unica delusione della serata. E poi il miglior finale che ci potesse attendere con un John Talabot in versione dj set in continuo crescendo che svuota l'arena e riempie la pista. Algo más? Nada màs. E ora di corsa verso il Forum perchè Kurt Vile non aspetta...







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