mercoledì 15 maggio 2013

BEST NEW // Vampire Weekend - Modern Vampires Of The City


Genere: Indie-Pop
Etichetta: XL Recordings
Pubblicazione: 14 maggio 2013
Voto: 8,5


Mentre in Italia le riviste specializzate si prodigano per smorzare gli entusiasmi esterofili cercando di convincerci che il divario musicale non sia così imbarazzante come la realtà dei fatti, sempre più di frequente, ci sbandiera in faccia, ecco un'altra band che si accinge a salire sull'altare dei grandi e con tutti i meriti acquisiti sul palco, perchè non c'è scorciatoia che regga, solo la musica e le sensazioni che trasmetti ti concederanno nel tempo la gloria e la riconoscenza dei discofili. Ed oggi questo onore lo concediamo, o meglio, se lo conquistano i Vampire Weekend autori con Modern Vampires Of The City (dopo l'omonimo album di debutto ed il sophomore Contra) di un'altra gemma frutto di un percorso in continua crescita. Ma la traiettoria del quartetto è tanto professionale quanto umana e così dopo i ritornelli della beata spensieratezza universitaria ed le prime divagazioni introspettive ecco il prodotto della maturità e della piena coscienza del nostro ruolo nel mondo con il contestuale addio a quelle sonorità afro-indie non più in linea con lo stato emotivo un po' plumbeo del presente. Ma niente allarmismi perchè il marchio è rimasto tale e la freschezza è quella di un tempo, solo l'epicentro si è spostato più in profondità, lì dove giace più ombra che luce. Insomma, meno ritornelli euforici e ritmo indiavolato e più melodie e parole rivolte all'animo umano più che alle orecchie. Il tempo passa così anche per Ezra Koenig e compagni ed il loro sguardo sul mondo è cambiato, come è cambiato il nostro e quindi perchè perseverare un atteggiamento ed un approccio che alla stazione della maturità ha dovuto raccogliere i propri bagagli e cambiare treno? Se è la qualità che preoccupa potete mettere il cuore in pace perchè i quasi trentenni from New York City questo vizio non lo hanno perso. Gli amanti del lato più intimo della band potranno quindi già gongolare con Obvious Bicycle, traccia d'apertura, mentre con Unbelievers si ritorna ai fasti di un tempo, ma solo nella ritmica sincopata perchè il brano si muove su uno sfondo cupo e pessimista. In "Wisdom's a gift, but you'd trade it for youth" stralcio della meravigliosa melodia malinconica di Step tutta l'essenza dell'incedere del tempo. Ma sono sempre loro, aggressivi ed esuberanti con Diane Young e Finger Back ma comunque non privi di strascichi barocchi con Don't Lie ed Everlasting Arms. Come al solito non mancano gli espedienti per stupirci ed in Worship You la cavalcata suona quasi fosse una versione filtrata dagli Animal Collective che ci lancia all'altra meraviglia dell'album, in perfetta simmetria, Ya Hey, dai molteplici riferimenti religiosi (Yahvé)... Hudson e Young Lion sono solo un ulteriore esercizio di stile a suggello di una carriera esaltante e dispetto di un misero lustro alle spalle esorcizzando la maledizione del terzo album già fatale e gruppi del rango di Bloc Party e Franz Ferdinand...




Modern Vampires Of The City


  1. Obvious Bicycle
  2. Unbelievers
  3. Step
  4. Diane Young
  5. Don’t Lie
  6. Hannah Hunt
  7. Everlasting Arms
  8. Finger Back
  9. Worship You
  10. Ya Hey
  11. Hudson
  12 .Young Lion













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