mercoledì 4 dicembre 2013

La storia del Primavera Sound. Nel 2007 Wilco, Patty Smith ed il ritorno degli Smashing Pumpkins


Con l'edizione del 2007 il Primavera Sound sfonda le 60000 presenza (per l'esattezza 61782) tra la giornata del 31 maggio ed il 2 giugno registrando un incremento del 20% rispetto all'edizione precedente con un terzo del pubblico straniero, chiaro specchio di un fenomeno ormai giunto alla consacrazione anche internazionale. I numeri che seguono sono in linea con il trend con 152 artisti a calcare gli ampi spazi del Forum ed i media nazionali che toccano quota 600 (+100) e stranieri le 120 unità (anche qui +20%). Novità più rilevante l'ingresso di All Tomorrow's Parties come partner con la direzione chiamata a curare e selezionare personalmente la line-up del proprio palco.





E parlando di novità ecco con la settima edizione l'invito per alcune band eccellenti a presentare uno dei loro dischi cardine. Sarà così che i Melvins faranno rivivere le emozioni di Houdini (datate 1993), gli ormai habitué Sonic Youth il calore di Daydream Nation (1988), gli Slint il furore di Spiderland (1991), i più freschi Comets on Fire l'ardore di Blue Cathedral (2004) e i Dirty Three le atmosfere sommesse di Ocean Songs (1998). L'offerta è così ampia che per la prima volta i sei palchi del festival funzionano a pieno regime fin dal giovedì (se non consideriamo i problemi tecnici che mai come in questa edizione hanno condizionato diverse esibizioni tra cui Architecture in Helsinki, Battles, Built To Spill ed in parte minore anche Smashing Pumpkins  e The Bad & The Queen). Ciò che rimane immutato è il main sponsor con la cerveza Estrella Damm a scorrere a fiumi (immagine quanto mai azzeccata...) e a catalizzare le insegne. L'offerta è quindi già dal primo giorno impegnativa anche se come sempre saranno i palcoscenici Estrella Damm e l'anfiteatro Rockdelux a catalizzare i concerti più evocativi. Senza sminuire l'importanza dei già citati Melvins, Comets on Fire, Dirty Three e Slint, oltre ad i sempre graditi White Stripes l'evento più atteso risulta certamente il ritorno dopo lunghe stagioni di silenzio ed immobilismo degli Smashing Pumpkins della cui formazione iniziale restano solo Billy Corgan e Jimmy Chamberlain. Quanto basta per esaltare la folla inneggiante tra qualche brano del recente Zeitgeist e gli immancabili cavalli di battaglia. Per gli amanti delle piste da ballo ecco il primo gettone per Justice, che a giorni lanceranno † (Cross) ed il folle Girl Talk a scaldare lo stage Cd Drome by Vueling più propenso a ritmi battenti di natura elettronica. Anche venerdì imbarazzo della scelta con da una parte gli immancabili capi saldi come gli impeccabili Low (che presenteranno Drums and Guns), i Maximo Park (presenti anche in versione unplugged), i Blonde Redhead, gli andalusi Los Planetas ed gli attesissimi Modest Mouse di Johnny Marr, che si esibiranno nel (troppo) limitato scenario ATP, e volti nuovi pronti a lasciare il segno o desiderosi di confermare ottime premesse. Questo è il caso dei Band of Horses a "cavallo" tra Everything All The Time e Cease To Begin, degli Hot Chip con i loro ritmi contagiosi, concludendo con il folk balcanico dei Beirut freschi autori dell'album di debutto Gulag Orkestar capace anche in versione live di riscuotere unanime consenso. A dispetto della proposta già offerta il sabato è la giornata più intensa con il main stage ad ospitare l'icona Patti Smith per l'occasione in vena di cover, i già citati Sonic Youth e l'atteso e seguitissimo folk dei Wilco. Anche in questo caso le scelte alternative rimangono di primissima qualità con l'ATP a prestare la scena all'elettronica intimista dei Mùm, all'innovativo folk dei Grizzly Bear ed al movimentato rock dei veterani Apples in the Stereo mentre il Rockdelux ospita due eventi di grande richiamo con gli Architecture in Helsinki che il mese successivo lanceranno Places Like This e le sonorità sperimentali dei Battles usciti in settimana con quel Mirrored contenente la fenomenale Atlas. Gli amanti dell'elettronica più danzereccia riverseranno la loro attenzione sullo stage Vice che vedrà esibirsi tra gli altri la vecchia conoscenza Erol Alkan e Nathan Fake. L'Auditori aperto solo gli ultimi due giorni continuerà ad offrire riparo dall'incessante fresca brezza marina ed esibizioni di qualità nel suo cofanetto dall'acustica impeccabile (Matt Elliott, Spiritualized...). Nel 2007 nascono alcune delle iniziative che troveranno conferma negli anni a seguire come lo spazio Minimusica con concerti dedicati al pubblico infantile od il Salon My S-pace (futuro Ray-Ban unplugged) con sessioni acustiche di gruppi presenti nel cartellone (Maximo Park, Grizzly Bear...). Confermata l'esperienza di brevi live in alcune fermate della metropolitana ed ovviamente gli eventi di apertura e chiusura presso la storica Sala Apolo che vedrà esibirsi Of Montreal, Erol Alkan, The Orchids ed artisti locali presenti più che mai (giustamente) in questa edizione del festival catalano. Immancabili anche le rinunce tra cui spicca senz'altro quella dei Klaxons sostituiti dai Battles. Per la cronaca l'abbonamento tre giorni risultava ancora in vendita a 130€ mentre il biglietto giornaliero si assestava a 70€.





(edizione 2006)                

Nessun commento:

Posta un commento

Translate