 La
 brit-talent Ashley Charles all'età di 13 anni venne notata alla Brixton
 Academy da Missy Elliott proprio nel momento artistico più fulgido 
dell'artista americana. Adesso la rapper ha 26 anni ed è conosciuta come
 Amplify Dot; è sotto contratto con una prestigiosa major, è una speaker
 radiofonica per la BBC Radio 1Xtra, ha una sua linea d'abbigliamento 
chiamata Quiffheads, e musicalmente ricalca le orme della sua 
mentore estese alle influenze assimilate dalle passioni per le Salt N 
Pepa, Lauryn Hill ed i Fugees, e per quel che riguarda le liriche Eminem e Jay Z. Di estrazione borghese e nata a Stockwell,
 quando suo padre fu promosso a direttore di una società di trasporti si
 trasferì con la famiglia a Surrey in una di quelle case, che lei 
descrive, dotate di un cancello automatico. Poi,
 quando Ashley aveva 18 anni, emigrarono a Los Angeles in un quartiere 
dove erano l'unica famiglia nera, con i Kardashian dietro l'angolo e 
Jessica Simpson che si poteva incrociare per strada; ma questa 
situazione durò un anno, poichè il suo cuore è sempre stato e sempre sarà a Streatham, Tooting, Brixton dove fece ritorno.
 Dunque come si può notare un'adolescenza assolutamente normale: tanta 
musica somatizzata in tutte le sue forme, niente sparatorie, traffici 
loschi, nessun patrigno che la picchiava o cattive compagnie, ma è 
riuscita a trovare dentro di sè ugualmente una "cattiveria artistica" 
che si è tramutata in rime taglienti, testi espliciti, con una qual 
mente artistica piuttosto eclettica che prende le distanze dalla 
monotonia.
La
 brit-talent Ashley Charles all'età di 13 anni venne notata alla Brixton
 Academy da Missy Elliott proprio nel momento artistico più fulgido 
dell'artista americana. Adesso la rapper ha 26 anni ed è conosciuta come
 Amplify Dot; è sotto contratto con una prestigiosa major, è una speaker
 radiofonica per la BBC Radio 1Xtra, ha una sua linea d'abbigliamento 
chiamata Quiffheads, e musicalmente ricalca le orme della sua 
mentore estese alle influenze assimilate dalle passioni per le Salt N 
Pepa, Lauryn Hill ed i Fugees, e per quel che riguarda le liriche Eminem e Jay Z. Di estrazione borghese e nata a Stockwell,
 quando suo padre fu promosso a direttore di una società di trasporti si
 trasferì con la famiglia a Surrey in una di quelle case, che lei 
descrive, dotate di un cancello automatico. Poi,
 quando Ashley aveva 18 anni, emigrarono a Los Angeles in un quartiere 
dove erano l'unica famiglia nera, con i Kardashian dietro l'angolo e 
Jessica Simpson che si poteva incrociare per strada; ma questa 
situazione durò un anno, poichè il suo cuore è sempre stato e sempre sarà a Streatham, Tooting, Brixton dove fece ritorno.
 Dunque come si può notare un'adolescenza assolutamente normale: tanta 
musica somatizzata in tutte le sue forme, niente sparatorie, traffici 
loschi, nessun patrigno che la picchiava o cattive compagnie, ma è 
riuscita a trovare dentro di sè ugualmente una "cattiveria artistica" 
che si è tramutata in rime taglienti, testi espliciti, con una qual 
mente artistica piuttosto eclettica che prende le distanze dalla 
monotonia.
In Italia Dotty ha fatto breccia la scorsa primavera con il brano Kurt Cobain, trasmesso dai principali network radiofonici a cui sono seguite esibizioni dal vivo nel nostro Paese. Nel
 2014 è prevista l'uscita del suo primo disco chiamato Paper Cuts 
realizzato per la Virgin Records che segue, andando in ordine 
cronologico, Born Ready (2010), King Kong (2011), Semantics (2011), Get 
Down (traccia più ascoltata sul suo canale Spotify), Kurt Cobain, I'm 
Good, tutti del 2013. Quest'ultimo conta del featuring di Busta Rhymes 
che conferma la validità dell'artista. Miles Leonard, presidente della 
Parlophone e Virgin A & R Labels, ha detto di lei: "Dotty ha un 
grande senso del flow e delle liriche, lei è un valore aggiunto che 
rinfresca questo genere musicale e sarà una vera star".
by Sigu               
 
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