Genere: Dream-Pop, Psych-Pop
Data: Sabato 25 maggio
by Sigu
 C'era
 una volta una ragazza francese di nome Melody Prochet che un bel giorno
 a Parigi, al termine di un concerto dei Tame Impala, conobbe Kevin 
Parker che nel giro di poco tempo la invitò a Perth in Australia e le 
produsse il suono dell'omonimo lavoro d'esordio (Domino Records) inserendoci anche gli 
accordi della propria chitarra. Tanto
 per presentarlo, gli si sono state attribuite diverse etichette: album 
dream-pop, psych-pop a tratti elettro-rock, ambient, shoegaze dagli echi
 stanchi. Per riassumere, appare un disco alquanto cool, glamour e mai 
banale; con la voce di Melody centrale al prodotto, sensuale e nello 
stesso tempo un po' distaccata, che segna dall'inizio alla fine un 
percorso intimo e trasognante che le è valso un bel 7,4 su Pitchfork ed 
un'ampia concordia nel ritenere che l'esame del debutto sia stato 
superato e che la transalpina sia stata una delle sorprese più piacevoli
 della passata stagione, per taluni seconda solo a Grimes. Le prime tre canzoni sono degne di un triplete: I Follow You è un singolo che rimane impresso nella memoria ed è un ottimo biglietto da visita, Crystallized con un finale alla Chemical Brothers, You Won't Be Missing That Part Of Me
 ci ricorda che in Francia oltre ai buoni formaggi c'è un'eccellenza in 
quanto ad elettronica e che è anche la terra degli Air, il cui fantasma 
sembra aleggiare per tutto il disco. Esso è cantato quasi per intero in inglese, la lingua madre viene utilizzata solo per Bisou Magique, Quand vas tu Rentrer? inframezzate dalle tastiere di Endless Shore, anche se i riferimenti alla chanson francaise sono presenti anche altrove, ma non nella sperimentale IsThatWhatYouSaid. In chiusura segnalo l'originale Be Proud of your kids con tanto di voce di un bambino a sposarsi col titolo.
C'era
 una volta una ragazza francese di nome Melody Prochet che un bel giorno
 a Parigi, al termine di un concerto dei Tame Impala, conobbe Kevin 
Parker che nel giro di poco tempo la invitò a Perth in Australia e le 
produsse il suono dell'omonimo lavoro d'esordio (Domino Records) inserendoci anche gli 
accordi della propria chitarra. Tanto
 per presentarlo, gli si sono state attribuite diverse etichette: album 
dream-pop, psych-pop a tratti elettro-rock, ambient, shoegaze dagli echi
 stanchi. Per riassumere, appare un disco alquanto cool, glamour e mai 
banale; con la voce di Melody centrale al prodotto, sensuale e nello 
stesso tempo un po' distaccata, che segna dall'inizio alla fine un 
percorso intimo e trasognante che le è valso un bel 7,4 su Pitchfork ed 
un'ampia concordia nel ritenere che l'esame del debutto sia stato 
superato e che la transalpina sia stata una delle sorprese più piacevoli
 della passata stagione, per taluni seconda solo a Grimes. Le prime tre canzoni sono degne di un triplete: I Follow You è un singolo che rimane impresso nella memoria ed è un ottimo biglietto da visita, Crystallized con un finale alla Chemical Brothers, You Won't Be Missing That Part Of Me
 ci ricorda che in Francia oltre ai buoni formaggi c'è un'eccellenza in 
quanto ad elettronica e che è anche la terra degli Air, il cui fantasma 
sembra aleggiare per tutto il disco. Esso è cantato quasi per intero in inglese, la lingua madre viene utilizzata solo per Bisou Magique, Quand vas tu Rentrer? inframezzate dalle tastiere di Endless Shore, anche se i riferimenti alla chanson francaise sono presenti anche altrove, ma non nella sperimentale IsThatWhatYouSaid. In chiusura segnalo l'originale Be Proud of your kids con tanto di voce di un bambino a sposarsi col titolo.
A
 precedere la data del Primavera ci saranno un paio di concerti in terra
 inglese e francese; ricordiamo per chi volesse seguirla in Italia che proprio a lei spetterà il compito di aprire il concerto dei Tame Impala il 10 luglio al Circolo 
Magnolia di Segrate (Milano).
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