martedì 5 marzo 2013

IN DIE HISTORY // Deep Forest


By SIGU


Africa, Brasile, Belize, India, Giappone, Bulgaria, Pangea col suo principio di globalità, queste sono solo alcune tappe toccate durante il giro del mondo musicale nella carriera dei Deep Forest.
Eric Mouquet e Michel Sanchez non sono certo i precursori della world music ma, ai canti popolari, suoni naturali ed etnici, aggiunsero basi elettroniche, campionamenti, ospiti musicali provenienti da tutto il pianeta, e miscelando il tutto crearono un prodotto che negli anni 90 risultò molto originale trovando il giusto compromesso con i gusti occidentali. Correva l'anno 1993 quando su Mtv, oltre ai soliti classici delle major, imperversava Sweet Lullaby nella classica rotazione dei video: questa canzone contenuta in "Deep Forest" e "World Mix" li fece conoscere al grande pubblico e guadagnare una nomination ai Grammy Awards. Lì vi sono contenuti pezzi che spaziano tra il riflessivo ed il ballabile con cui vengono trasmesse gioie e sofferenze del continente nero. Il clamoroso successo è seguito dal passaggio dall'etichetta 550 Records alla Sony Music che produrrà "Boheme" confermando il prodotto vincente con un album bellissimo che farà loro accreditare ben 2 Grammy. Qui il trip etno-disco ci porta nelle lande est europee, nella Transilvania, in Bulgaria, continuando nell'esplorazione di confini  poco battuti riprendendo le tradizioni musicali del luogo; oltre ad includere la nota title-track presenta tra le altre una Marta’s Song interpretata da Marta Sebestyen, cantante ungherese la cui voce molto particolare è tra le firmatarie della colonna sonora del Paziente Inglese. È inserita anche While the Earth Sleeps nell'European edition bonus track cantata con Peter Gabriel, vero profeta del genere; "Comparsa" (1997) risulta decisamente ballabile e in un'intervista il duo dichiara la distribuzione dei compiti, con Eric recatosi a Cuba e Michel in Messico con lo scopo di ritrovare delle similitudini musicali tra i paesi al fine di costruire il disco seguendo questo percorso, mentre una loro amica in Madagascar registrava delle voci interessanti per il progetto. "Pacifique" (2000) è decisamente più ambient e strumentale  rispetto ai precedenti con praticamente la sola La Revolte ad abbracciare l'elettronica, mentre "Music Detected" (2002) ci imbarca su una nave della Compagnia delle Indie e solca un genere decisamente più rock, con la voce di Anggun  a rieccheggiare in Deep Blue Sea, lasciandosi alle spalle l'impronta classica dei Deep Forest.
Seguono altri album con rivisitazioni; "Kusa No Ran" (2004) uscito per il mercato giapponese con 23 tracce quasi tutte molto brevi su cui spicca una romantica Eternal Dream presente pure nella karaoke version; "Deep Brasil" (2008) invece descrive caratteristiche e bellezze del gigante sudamericano con una Sweet Lullaby brasil version che non trasmette però le sensazioni dell'originale.   
Tornando ai giorni nostri è recente l'uscita di "Deep India" (13 febbraio), rilasciato da Sony India, che sarà costituito da 8 brani nuovi che catturano i ritmi di melodie popolari da tutta l'India: Jammu & Kashmir, Punjab, Rajasthan, Gujarat, e in altre parti del sud e del nord-est dell'India.







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