By SIGU
Se
vivete sotto il sole dei Caraibi o lì vorreste trasferirvi, vi piace la
salsa oppure siete amanti del reggaeton, ve lo anticipo già: questo
gruppo non fa per voi, passate oltre e rileggetevi altri articoli di
questo blog. Indubbiamente è facile prevedere che la musica rifletta il
luogo di provenienza e gli islandesi Mùm non sfuggono a questa regola.
Gunnar
Tynes, Orvar Smàrason che sono
i fondatori, e le due gemelle Krìstin-Anna e Gýða Valtysdòttir danno
vita al gruppo dal nome Mùm ed uniscono i loro passati musicali ed i
loro trascorsi che vanno dagli studi classici ad esperienze decisamente
più underground, il che crea una commistione che funziona alla grande e
da origine al primo album quasi completamente strumentale Yesterday Was
Dramatic, Today is Ok che li fa subito conoscere ed apprezzare in tutta
l'isola ed anche nel resto del mondo. Studiando le analogie con
l'incredibile schiera di musicisti islandesi che vanno da Bjork ai Sigur
Ros, Emiliana Torrini, Gus Gus, facenti parte di una popolazione che
tocca i 320000 scarsi, emerge che le canzoni traggono ispirazione dalla
loro isola, dalla quiete glaciale dei loro aridi panorami, dallo stretto
legame con la natura, spesso menzionata anche nei video che ricreano
atmosfere flautate, spettrali e cupe. Col secondo e loro miglior album
Finally We are No One al tappeto elettronico questa volta aggiungono
anche le voci, spesso trasognanti e sussurrate, trainata dalla splendida
Green Grass of Tunnel che permise loro di farsi conoscere ad un pubblico
più ampio, sicuramente in Italia e pubblicato nella duplice versione
islandese/inglese per aggraziarsi più mercati; uno di quei prodotti che una volta
ascoltatolo ti da la sensazione di aver fatto pace
col mondo e con se stessi.
Ma
nel 2004 escono con Summer Make Good, insieme alle prime cocenti
delusioni. Persa la gemella Gýða Valtýsdottir, che si dedica ad un'altra
esperienza, il disco viene stroncato all'unanimità da tutte le
recensioni: meno elettronica e riduzione delle basi ritmiche di
derivazione glitch, ed i punti di forza quali i suoni delicati e
coccolati che si trasformano in punti debolezza, facendolo risultare
un prodotto monotono. Nel 2007 abbandona l'altra gemella perdendo
l'altra voce fanciullesca, e rivoluzionando un po' la squadra in un
processo visto da loro come fisiologico. Ciononostante, con la pubblicazione di Go Go Smear the Poison
Ivy, che contiene l'orecchiabile e piacevole Marmalade Fires, e l'album
Sing Along To Song You Don't Know, più pop e corredato da una
strumentazione ricchissima, che include pianoforte, ukulele, marimba,
organi ed archi, carrillon ed oggetti di uso domestico, la band riprende quota, perdendo però quell'originalità che li aveva
così contraddistinti. L'assioma è chiaro: riducendo la sperimentazione
il risultato è quello di apparire più anonimi.
Nel
2012 la casa discografica Morr Music ha fatto uscire Early Birds,
album-tributo alla loro esperienza adolescenziale, di quando si
esercitavano e creavano con un semplice Commodore e che lasciava già
intravedere la loro vocazione ed abilità, con inediti annessi.
Per
chi fa fatica solo ad immaginarseli eccoli a Kawasaki, il che
testimonia come un fenomeno di nicchia possa avere una dimensione
internazionale. Peccato solo che all'appello manchino le voci
simil-elfiche delle gemelle Valtysdòttir.
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