Genere: IDM, Elettronica
Etichetta: Warp Records
Pubblicazione: 3 Novembre 2014
Voto: 8

Che Clark si rivelerà un viaggio lo si evince già dalla prima traccia non a caso denominata Ship Is Flooding giusto per mettere le cose in chiaro con chiunque decida di imbarcarsi. Il preludio di tempesta ci introduce in quel vortice meraviglioso chiamato Winter Linn che ci rievocherà il mai dimenticato futurepop dei VNV Nation per poi raggiungere l'occhio del ciclone con Unfurla (già il nome è tutto un programma). E che i titoli dei brani giocheranno un ruolo fondamentale ce lo ricorda anche Strenght Through Fragility pezzo che risalta le doti compositive classiche di Chris. La marcia prosegue con Sodium Trimmer, più decisa e tenebrosa, per poi trasportarci con Banjo e Snowbird in un mondo quasi incantato fatto di richiami degli esordi e delle mille influenze che anno traviato il nostro talento, non ultimo Kuedo nella capacità di reinventare paesaggi musicali.
Chi si attende una seconda parte del viaggio in modalità ambient dovrà scontrarsi subito con la perla dell'album, The Grit in the Pearl, audace e ritmata, piccolo raggio di luce nel mondo melanconico che lo circonda e che riprende dopo l'intermezzo di Beacon con Petroleum Tinged, più di un omaggio ai mostri sacri e compagni di etichetta Boards of Canada. Silvered Iris, prolungato esercizio di stile, ci conduce fino a There's A Distance in You, traccia di aphextwiniana memoria e la più lunga dell'album forse a voler sottolineare la maggior fonte di ispirazione. Il vortice di arrangiamenti trova quiete nella parte finale del brano che conduce ad un sereno approdo e che con Everlane non può non provocare le stesse intime suggestioni amniotiche che abbiamo incontrato a contatto col magico mondo di Julianna Barwick...
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