By SIGU
"Il
pubblico ha un'insaziabile curiosità di conoscere tutto, tranne ciò che
vale la pena conoscere". Oscar Wilde, l'anima dell'uomo sotto il
socialismo, 1891
È
stata scomodata questa citazione che potrebbe essere calzante nei
riguardi di questo album-fenomeno che si è guadagnato il titolo di best
reissue ed un 8,7 su Pitchfork, onori sul The Guardian, The Wire, etc
etc.
Dietro
Oneohtrix Point Never si "nasconde" Daniel Lupatin, compositore
statunitense di musica elettronica sperimentale con l'orecchio rivolto
al passato, seguace del filone cosmic e new age ed amante dei
sintetizzatori polifonici. "Rifts" (2012) è una maratona fondata
sull'amalgama di synth-programming,
noise, drone, minimalismo, computer music da percorrere con "Betrayed in
the Octagon", "Zones without People", "Russian Mind", che rispetto alla
versione del 2009 presenta l'ordine delle canzoni cambiato e
l'inclusione di alcune rarità, ma restano immutate le gelide sinfonie
captate da un'altra dimensione ed il nostalgico vintage prodotto dai
suoi sintetizzatori.
L'inizio con le sospensioni di Woe Is the Transgression I lascia già presagire il valore del prodotto; cito Betrayed in the Octagon con base fluttuante e melodia spiccante, Laser to Laser malinconica e pulsante, il minimalismo di Computer Vision, Format & Journey North
vagamente new age con rumori della natura in sottofondo ma finale
dominato dal sintetizzatore, Learning to Control Myself contrassegnata
da un'esplosione vulcanica di suoni, Disconnecting Entirely e la sua
capacità di sintesi, Emil Cioran di un'altra galassia,
Hyperdawn ci avvolge con le sue atmosfere e le sue supernove, l'ipnotica Sand Partina, la cavalcata elettronica di Physical Memory, la cupa Grief And Repetition che sembra provenire da un angolo oscuro del pianeta, e Russian mind, la più entusiasmante della trilogia col suo attacco ipnotico finale.
"Timbral fascism sucks", così tuonò Daniel Lopatin in un'intervista del 2009 al The Wire, come riporta Pitchfork. Il suo punto è che è sbagliato rifiutare suoni specifici,
il progetto OPN prevede una battaglia contro certi rigidismi, ed il
fine è quello di liberare i suoni dei sintetizzatori dai loro ornamenti
tradizionali, iniettandoli in ambienti meno abituali. Con questa nuova ristampa 5xLP / 3xCD, i nuovi brani e le tre ore di suoni questo contenitore amplia le
possibilità di immersione. È un capolavoro per gli amanti del genere, gli altri prego astenersi.
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