 I Bitter Ruin sono un duo stiloso di polistrumentisti formato da Georgia Train e Ben Richards. I
 due studenti di storia della musica di Brighton, che si sono incontrati
 nel 2007, hanno iniziato la lavorazione del loro suono e delle tecniche
 sperimentali vocali attraverso una serie di EP autoprodotti. Il loro genere è stato descritto come noir pop, indie pock, punk, folk, soul, acoustic dark cabaret/dark flamenco, mentre loro si sono autoidentificati con il termine "espressionismo contemporaneo", che in pratica significa semplicemente che
 possono fare quello che vogliono.
I Bitter Ruin sono un duo stiloso di polistrumentisti formato da Georgia Train e Ben Richards. I
 due studenti di storia della musica di Brighton, che si sono incontrati
 nel 2007, hanno iniziato la lavorazione del loro suono e delle tecniche
 sperimentali vocali attraverso una serie di EP autoprodotti. Il loro genere è stato descritto come noir pop, indie pock, punk, folk, soul, acoustic dark cabaret/dark flamenco, mentre loro si sono autoidentificati con il termine "espressionismo contemporaneo", che in pratica significa semplicemente che
 possono fare quello che vogliono.
Nonostante
 facciano parte della corrente del coraggioso ed orgoglioso mondo degli 
artisti fai da te, hanno suonato in stadi di tutto il mondo 
accompagnando in tour grandi nomi come Ed Sheeran, Ben Folds, Amanda 
Palmer, Tim Minchin, Matt Lucas, The 
Dresden Dolls, Duke Special, Luca Sital Singh, Kate Miller - Heidki,
 Melissa Auf Der Maur, Jherrek Bischoff, Brian Viglione. L'ardimentosa 
band che incendia l'anima degli ascoltatori ha un amore condiviso per 
Anthony and the Johnson e St Vincent e si ispirano a grandi eccellenze 
piuttosto eterogenee come Queen,
 Bjork, St Vincent, Jeff Buckley, Joni Mitchell, Portishead, Regina 
Spektor, Fionn Regan, Tori Amos, Beethoven, Chopin, Paco De Lucia. 
La loro discografia è composta da We're not Dancing del 2008; 7 tracce in cui le voci acute 
ed armoniche dei due artisti che si completano su una base spesso 
flamencheggiante piuttosto percepibile in The Vice, con i brani che non vengono semplicemente cantati ma anche profondamente interpretati. Dall'acustica Beware, 
l'intensità crescente culmina in Trust. Diggers del 2013, con la title 
track più due versioni remix, è preceduto dalla prova di maturazione stilistica 
ampiamente superata di The Rocket Sessions del 2012 in cui figurano il tormento emotivo di 
Ticker Don't Tock, la struggente e catartica A Brand New Me
 in 
cui le delicate corde della chitarra fanno da contraltare alla potente 
voce della Georgia. Ogni loro canzone è stata scritta con uno stile o 
suono diverso, spesso al pianoforte, il cui percorso si è sviluppato 
attraverso parecchi cambiamenti pur confermando sempre il focus sulla 
voce e sulla chitarra. I testi sono sovente oscuri e provocanti con la 
maggior 
parte di essi che proviene di solito da una parola o una frase che piace
 e che crea poi una storia intera. 
Il loro prossimo album Waves,
 dopo un anno di lavorazione, è previsto in uscita nella primavera del 
2014 ed è stato finanziato dalla campagna Kickstarter che è stata anche 
la testimonianza di quanto di buono abbiano fatto sinora raccogliendo 
20000 sterline, e distruggendo il loro obiettivo iniziale entro le 
prime 12 ore. Con i proventi si sono costruiti uno studio di registrazione che darà alla luce il disco di debutto. Questo in sintesi quello che hanno detto per conquistare i finanziatori: "Vogliamo
 che questo sia il nostro album, una rappresentazione fedele di quello 
che siamo. Vogliamo costruire uno studio con qualità mainstream per 
strumentazione, qualità del suono, vastità, senza perdere il controllo 
creativo. Sappiamo
 che alcuni dei migliori album che abbiamo mai sentito sono stati 
registrati nel garage di qualcuno, o guardaroba o rifugio speciale. 
Desideriamo un luogo dove l'artista possa scegliere di rilassarsi quando 
ne sente la necessità o accendersi quando l'ispirazione lo colpisce, un 
luogo dove l'artista si sente abbastanza comodo per creare il prossimo 
Bohemian Rhapsody!"
by Sigu            
 
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